Camera picta


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Prendendo come spunto il Ciclo dei Mesi del Castello del Buonconsiglio di Trento, il Mart ha invitato 9 artisti contemporanei a misurarsi con la dimensione architettonica dello spazio della Galleria Civica di Trento. Fino al 12 settembre, sono in mostra 8 camere picte site specific realizzate da Francesco Arena, Stefano Arienti, Benni Bosetto, Andrea Mastrovito, Fabrizio Perghem, Alessandro Piangiamore, Federico Pietrella, Esther Stocker, Francesco De Grandi al quale è stata concessa una speciale licenza, quella di interagire direttamente con il Ciclo dei Mesi del Castello del Buonconsiglio.

Ogni opera definisce, realmente o idealmente, un luogo; ogni luogo è abitato da una dimensione poetica che il visitatore è invitato a sua volta ad attraversare, ad abitare.

Esther Stocker, Untitled, 2021, Courtesy l’artista

E con questa, prosegue il confronto tra epoche diverse nelle mostre del Mart, a Rovereto come a Trento. È la linea del Presidente Vittorio Sgarbi, alla ricerca di un’arte senza tempo che valichi i confini cronologici e superi le definizioni accademiche.
Se a Rovereto i più grandi maestri del secondo Novecento guardano a Raffaello e gli artisti contemporanei sono ossessionati dai canoni botticelliani, a Trento si sperimenta la pratica della camera picta contemporanea.
La camera picta del Castello del Buonconsiglio di Trento, conserva il celebre Ciclo dei Mesi, opera del Maestro Venceslao, anonimo artista boemo che il principe-vescovo Giorgio di Liechtenstein chiamò a Trento per affrescare la sala della torre sud del Castello, detta Torre Aquila. Un ciclo di affreschi che costituisce uno dei documenti figurativi più rari e preziosi della vita economica e sociale della fine del XIV secolo, secondo i dettami dello stile Gotico internazionale.

Sei secoli dopo, il curatore e storico dell’arte Federico Mazzonelli ha la felice intuizione di invitare un ristretto nucleo di artisti contemporanei a confrontarsi con l’idea di camera picta. Nasce da qui la mostra della Galleria Civica, dal 2013 sede del Mart, organizzata insieme ai curatori Margherita de Pilati e Gabriele Lorenzoni.
Ispirati dal Maestro Venceslao e liberi di interpretare il tema, gli artisti hanno realizzato opere site-specific negli spazi neutri della Galleria Civica.

Completa la mostra l’intervento di Francesco De Grandi, ideato per l’appartamento clesiano del Castello del Buonconsiglio, che prelude al camminamento verso Torre Aquila. In questo caso l’artista è stato invitato a confrontarsi con il Ciclo dei Mesi e a proporre una restituzione del mese di marzo, andato perduto in epoca imprecisata.
Rileggendo una pratica del passato, gli artisti in mostra restituiscono interpretazioni eterogenee e inedite dello stesso concetto, costituendo singolarmente e collettivamente una visione contemporanea.
La mostra è completata da un catalogo con saggi di Federico Mazzonelli e Gabriele Lorenzoni e schede delle opere. Sono inoltre disponibili nove video-ritratti degli artisti realizzati dal fotografo e videomaker Dido Fontana.

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