È aperta fino al 16 maggio la mostra che a Palazzo Reale di Milano celebra Margaret Bourke-White (New York, 1904 – Stamford, 1971), tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, attraverso una selezione inedita delle immagini più iconiche realizzate nel corso della sua lunga carriera.
Curata da Alessandra Mauro, la mostra è promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Palazzo Reale e da Contrasto, in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE.
Si tratta di una straordinaria retrospettiva quindi per ricordare un’importante fotografa, una grande donna, la sua visione e la sua vita controcorrente. La mostra presenta oltre 100 immagini provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenziale di Margaret Bourke-White. Inoltre mostrano la sua capacità visionariae insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.
Il percorso della mostra è articolato in undici sezioni: “L’incanto delle acciaierie” che mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland;
“Conca di polvere” documenta invece il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA; “LIFE” si concentra invece sulla lunga collaborazione di Bourke-White con la leggendaria rivista americana; “Sguardi sulla Russia” inquadra il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovetica fino ad arrivare a realizzare anni dopo, quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale, il ritratto di Stalin in esclusiva per LIFE; “Sul fronte dimenticato” documenta gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra; “Nei Campi” testimonia l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald (1945); “India” raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altre immagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio; “Sud Africa” è la documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid; “Voci del Sud bianco” è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA in un paese in trasformazione; “In alto e a casa” raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita; “La mia misteriosa malattia” conclude il percorso con una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
In occasione della mostra, Cineteca Milano|MIC – Museo Interattivo del Cinema, in collaborazione con Palazzo Reale e Contrasto, presenta dal 13 al 31 ottobre la rassegna cinematografica Prima, donna. Margaret Bourke-White in 11 film.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo, edito da Contrasto.