Al Castello di Ladislao di Arpino (FR), Fondazione Umberto Mastroianni, sono aperte in contemporanea fino al 24 gennaio 2021 due mostre personali: “Brunella Longo. Cuba pre mundo”, a cura di Bruno Corà e Loredana Rea e “Ale Guzzetti. Sguardi”, a cura di Loredana Rea.
La prima esposizione raccoglie un’ampia selezione di fotografie recenti realizzate da Brunella Longo (Cassino, FR, 1965) e offre la possibilità di immergersi in una natura rigogliosa e per certi versi primordiale, che l’artista ha documentato svelando dell’isola caraibica aspetti inediti e di grande fascino. Un viaggio iniziatico per immagini che restituiscono l’affabulazione e il mistero di una terra che non sembra essere stata contaminata dalla presenza umana. Brunella Longo, infatti, esplora, nell’arco di tempo compreso tra il 2015 e il ’17, una natura lussureggiante, pronta a disvelarsi davanti al suo obiettivo. A emergere è una dimensione originaria e potente che, come scrive Corà in catalogo, suggerisce “trasporti metamorfici rispondenti a un gigantesco corpo costituito dalle varietà di forme di cui è dotata l’isola”.
L’altro percorso espositivo, che mette in scena un singolare dialogo tra le opere di Ale Guzzetti (Tradate, VA, 1953) e la collezione permanente, si snoda a stretto contatto con le opere di Umberto Mastroianni. Ale Guzzetti costruisce sapienti rimandi tra il proprio lavoro e le sculture di uno dei protagonisti dell’arte italiana del ‘900. Le sue sculture si animano scambiando improvvise e inaspettate occhiate con lo spettatore oppure osservando silenti tutto ciò che le circonda: i legni, i bronzi, i cartoni, gli acciai. Lo spazio risulta intessuto da sguardi enigmatici eppure capaci di catturare e nutrirsi dell’energia che sprigionano i grandi meccanismi creati da Mastroianni.