Nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020-21, fino al 18 ottobre l’Archivio-Museo CSAC di Parma presenta, nella propria sede presso l’Abbazia di Valserena, la mostra “Il Canone” di Luca Vitone, che si è confrontato con l’immenso patrimonio conservato all’interno dell’Abbazia stessa (che conta oltre 12 milioni di pezzi).
Il Canone è un omaggio al concetto stesso di archivio a partire dal furgone utilizzato dallo CSAC per il trasporto di opere e progetti, allestito nell’imponente navata centrale della Chiesa abbaziale, seguito da una lunga “parata” di lavori e progetti che rappresentano la ricerca artistico-culturale italiana del Novecento, selezionati dall’artista negli archivi CSAC con un criterio del tutto personale.
Per Vitone il furgone rimanda concettualmente all’opera Das Rudel di Joseph Beuys del 1969, in cui 24 slitte fuoriescono da un vecchio furgoncino Volkswagen. Anche in questo caso, le 24 opere e oggetti che il furgone dell’Università di Parma lascia dietro di sé sono collegate a episodi autobiografici dell’artista oppure ad autori che hanno profondamente segnato la sua crescita artistica.
Tra questi figurano Ugo Mulas, Alighiero Boetti, Gianni Colombo, Lucio Fontana, Mario Schifano, Mario Nigro, Pietro Consagra, Alberto Rosselli, Afro Basaldella, Luigi Ghirri, Erberto Carboni, Archizoom Associati/Lucia Bartolini, Walter Albini, Giosetta Fioroni, Michelangelo Pistoletto, Maddalena Dimt, Franco Albini, Danilo Donati/Sartoria Farani, Ettore Sottsass jr./Sottsass Associati, Andrea Branzi, la rivista satirica “Il Male” e persino un anonimo, autore di un’imitazione di una lampada di Vico Magistretti.
Nell’abside della Chiesa è infine allestito il monocromo intitolato Stanze (CSAC, Parma) eseguito dallo stesso Vitone con le polveri dello CSAC, in occasione della sua residenza nel 2017, e successivamente donato al centro.