Nel giardino botanico museale della Fondazione Peano di Cuneo sono esposte, fino al 27 settembre, cinque grandi sculture in vetroresina di Sergio Omedé, voluminose ma leggere, nella mostra “Om. Anatomia del pensiero barocco”, realizzata a cura di Ivana Mulatero.
L’ideale per coniugare arte, natura e nuove regole sul distanziamento fisico. Il giardino è un atollo verde circondato dalla città; al suo interno, placide e resilienti, le oltre sessanta specie botaniche ricordano l’antico vivaio della famiglia Peano. I visitatori, negli orari di apertura, sono liberi di entrare come in un qualsiasi parco cittadino, inoltrarsi tra le numerose sculture che fin dal 1995 hanno caratterizzato l’attività della Fondazione Peano mirata a promuovere i linguaggi artistici della contemporaneità, e in particolare modo la scultura. L’antico stabilimento botanico, divenuto un hortus artis (un giardino d’arte) rappresenta, a tutti gli effetti, una rinascita: un luogo in cui le sculture di Sergio Omedé – coeve alla nascita e allo sviluppo della Fondazione Peano – sono da vivere a cielo aperto, anche in momenti così particolari e delicati. L’esposizione nel giardino anticipa la seconda sezione della mostra che la Fondazione dedica all’artista astigiano e che sarà allestita a inizio settembre nella sala ipogea con una selezione di sculture in legno, disegni e bassorilievi. L’esposizione en plein air fa parte del progetto “Un Giardino da Vivere” sostenuto dalla Fondazione CRC nell’ambito del bando Musei da Vivere e la cui finalità è la promozione del giardino botanico-museale non solo come spazio espositivo ma, soprattutto, come spazio per la comunità residente. La mostra en plein air è occasione per un’apertura straordinaria del giardino per tutto il periodo estivo, solitamente chiuso da metà luglio a settembre, periodo in cui la Fondazione sospendeva la propria attività espositiva. La mostra sarà presto accompagnata anche da un percorso di scoperta del giardino a misura di bambino e da attività per le famiglie sviluppate proprio attorno alle cinque grandi sculture di Sergio Omedè.
Per la visita alla mostra si richiede al pubblico l’osservanza del distanziamento fisico come previsto delle norme anti-Covid. Il giardino resterà chiuso in caso di pioggia.