Sardegna. Un laboratorio infinito


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Al Castello San Michele di Cagliari, fino al 20 settembre, è allestita una mostra collettiva che è parte di un progetto del Centro di sperimentazione e ricerca Casa Falconieri. L’iniziativa rientra nell’ambito della programmazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari ed è curata da Casa Falconieri e dallo storico dell’arte Efisio Carbone

La composizione della mostra si fonda su tre artiste che ruotano attorno al nucleo fecondo di Casa Falconieri: Gabriella Locci, Rosanna Rossi, Giovanna Secchi e un piccolo gruppo di giovani e giovanissimi artisti Alberto Marci, Veronica Paretta e Vincenzo Grosso.
L’intento è quello di mostrare opere che incidono nella relazione dell’arte nel nostro territorio, un accompagnare per mano attraverso i segni nelle opere, nella ricerca di un significativo e motivato modo di vivere e interpretare i sentimenti e le angosce che accompagnano il mondo di chi crea.


La mostra, appositamente progettata per il Castello di San Michele per questa estate 2020, è costruita su un itinerario che si sviluppa sia nella parte bassa del castello che nella parte alta. È un itinerario obbligato e perimetrale dove le installazioni e le opere raccontano un percorso significativo delle attività, anche recenti e inedite, di sei artisti che operano in Sardegna e che nel loro modo di operare incidono e stratificano nel territorio un loro ideale d’arte e di vita.
L’esposizione si articola attraverso i due momenti che raccontano la situazione dei linguaggi incisori e il loro utilizzo all’interno del discorso artistico nel panorama sardo configurato attraverso tre figure conclamate e l’attuale movimento innovatore promosso da Casa Falconieri nello specifico settore dell’incisione.
La parte contemporanea dell’esposizione tratteggia una situazione attualmente ricca di fermenti che vede tra gli artisti contemporanei sardi quelli che operano sulla contemporaneità e sperimentazione: Gabriella Locci, Rosanna Rossi, Giovanna Secchi. Le opere di questa sezione utilizzano indifferentemente tecniche tradizionali e sperimentali, contaminazioni pittoriche mescolate liberamente a linguaggi quali quello della fotografia o delle tecnologie digitali; la tecnica è infatti un mezzo continuamente rinnovabile e amplificabile al servizio del contenuto artistico della ricerca.
La mostra è corredata da contributi video, a cura di Casa Falconieri, sulla personalità artistica degli invitati, costruiti appositamente per cercare di portare il fruitore verso una razionalizzazione del pensiero filosofico dell’arte contemporanea.
La realizzazione della mostra è stata resa possibile grazie al Comune di Cagliari, Regione Autonoma della Sardegna, MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna, la Fondazione Banco di Sardegna, Università di Cagliari.

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