Torino, lo spazio OGR, Officine Grandi Riparazioni, fino al 24 luglio ospita una mostra collettiva realizzata in collaborazione con l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e a cura di Cécile Angelini, che propone un’indagine sulla contaminazione artistica, un tipo diverso da quello del Covid19 di contaminazione.
Sono 48 artisti, architetti, scrittori, poeti, musicisti, filosofi e professionisti dell’arte a rispondere, provenienti da tutto il mondo e da ambiti culturali variegati, prendono spunto dalla propria esperienza per condividere un pensiero inedito sulla contaminazione oggi, partendo da un’opera, un movimento, una tendenza, una tecnica, un metodo o un principio “contaminato” o “contagioso”.
L’insieme dei video, montato e sottotitolato in italiano, è proiettato “in loop” nell’ospedale da campo ricavato all’interno del complesso delle OGR (il Museo d’arte contemporanea “Officine Grandi Riparazioni”), dove il San Giovanni Bosco ha trasferito parte dei suoi malati Covid.
Si tratta di pazienti in “post acuzie” da accompagnare verso la completa guarigione. La maggior parte di loro è quindi in stato stabile: può alzarsi dal letto e passeggiare nella “zona rossa”, tuttavia nessuno può vedere i propri cari, né uscire. La mostra permette quindi di offrire ai pazienti e al personale ospedaliero dei contenuti artistici di qualità.
Sono previste due proiezioni, in due zone dell’Ospedale: una nella “zona rossa” dei pazienti Covid e una nella “zona gialla” riservata al personale ospedaliero.
Una terza proiezione sarà realizzata in un altro luogo, ancora da svelare, in modo tale da rendere la mostra accessibile ai famigliari e ai cari dei pazienti e al pubblico in generale. Una contaminazione tra pazienti, medici e pubblico, i quali avranno tutti accesso alla stessa mostra da luoghi diversi.
La mostra si rivolge quindi al personale e ai pazienti, attuali o ricoverati, dell’ospedale, ai Torinesi e a qualsiasi persona, italiana o straniera, curiosa di scoprire quello che 48 artisti e membri del mondo dell’arte hanno da dire e rappresentare sulla contaminazione artistica in tempi di pandemia. Gli artisti e professionisti dell’arte partecipanti sono: Tonatiuh Ambrosetti & mvt/architectes – Marc Angeli – ANTILIA gallery (Fabiana Dicuonzo e Giuseppe Resta) – Pascale Barret – Florent Bellamy – Barbara Bergaglio – Melania Berlen – Valerio Berruti – Big Mountain County – Benedetta Bodo di Albaretto, Project Marta – Giulio Caresio – Ermanno Cavaliere – Noëlle Clou – Céline Cuvelier – Lieven De Boeck – Hannah De Corte – Gian Giacomo Della Porta – Enrico Ferrarini – Maurizio Ferraris – Michel François – Mario García Torres – Régis Gonzalez – Francesco Granieri – Ezio Gribaudo – Paola Gribaudo – Giorgio Griffa – Lotta Hannerz – Marie Hume – Paolo Inverni – Dominique Loreau – Astrid Malingreau – Gianluigi Maria Masucci – Maxime Matthys – Selçuk Mutlu e Lola Zefi – Nero/Alessandro Neretti – Elena Pelosi – Marie-Françoise Plissart – Barbara Polla – Paolo Robino – Fabrice Samyn – Fabrizio Santona – Alessandro Saturno – Agnès Thurnauer – David Tremlett – Fabio Viale – Dario Voltolini – Peter Wüthrich – Silvio Zamorani.