Fino al 27 settembre, all’Accademia Albertina di Torino sono esposte le opere pittoriche di tradizione dell’Accademia Glazunov di Mosca in una mostra realizzata a cura di Salvo Bitonti.
Nel 1986 l’artista sovietico Il’ja Glazunov, durante il periodo riformatore della perestrojka, è riuscito a far rivivere questa gloriosa Accademia di Belle Arti di Mosca che tanto seguito aveva avuto nel corso dell’Ottocento e nel periodo delle avanguardie russe degli anni venti del Novecento. Vi ebbero influenza e vi furono ospiti artisti come Lentulov, Konchalovsky, Mashkov, Rodchenko, come anche Malevich e Kandinsky.
Fondamentalmente legata alla tradizione pittorica dei grandi modelli della pittura e della scultura classica, in primis italiana, o alle rievocazioni storiche e religiose del folclore e del sentimento popolare russo, l’Accademia a metà negli anni ’20 fu fusa con altre istituzioni più tecniche che artistiche per volere dello stesso Lenin, in nome di un certo disprezzo per la pittura antica e i modelli classici a favore del cosiddetto “realismo socialista” che voleva avvicinare l’arte alle classi proletarie in chiave di propaganda politica. Oggi, scomparso il suo rifondatore, Il’ja Glazunov, questa particolarissima Accademia è retta dal figlio Ivan Glazunov, artista di grande rilievo, in nome di un ritorno a quei temi cari alla cultura del popolo russo, alla sua letteratura, alla sua musica, al suo teatro e al suo più antico mondo poetico ovvero lo sguardo alla storia nazionale, al sentimento e alla tradizione religiosa popolare e alla mitologia del popolo russo insieme ai suoi paesaggi e visioni architettoniche. L’aspetto educativo della composizione pittorica impartita in questa scuola, porta in auge un sistema codificato e mai superato della tecnica artistica e realizzativa delle opere: composizione dal vivo dei soggetti, studio ed equilibrio dello spazio da rappresentare, attenzione alle atmosfere luministiche e accurata distribuzione nello spazio dei movimenti dei personaggi dipinti, ma soprattutto approfondimento della psicologia dei personaggi negli eventi narrati che ci introducono in una rappresentazione quasi teatrale di particolare fascino e significazione.
I ventidue dipinti, selezionati per la mostra insieme alla presidente dell’Accademia Paola Gribaudo sono per lo più di grandi dimensioni e sono stati realizzati tutti da studenti come tesi di diploma o durante i diversi anni di corso di studio all’Accademia Glazunov, in un arco temporale che va dal 1999 al 2019. In questi lavori scelti è predominante il carattere storico, religioso nonché il folclore popolare della grande nazione russa.