Georges de La Tour. L’Europa della luce


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La mostra di Georges de La Tour, a Palazzo Reale di Milano fino al 7 giugno prossimo, ha come sottotitolo “Santi e mendicanti, ‘pensatori’ e giocatori” che raccontano l’Europa della luce.

Georges de La Tour è considerato unanimemente come uno dei più celebri artisti del Seicento, che rimase pressoché sconosciuto per più di due secoli e poi riscoperto da Herman Voss, studioso tedesco che, nel 1915, scrisse un articolo per attribuirgli due dipinti.
La sua pittura è caratterizzata da un profondo contrasto tra i temi “diurni”, crudamente realistici, che ci mostrano un’esistenza senza filtri, con volti segnati dalla povertà e dall’inesorabile trascorrere del tempo e i temi “notturni” con splendide figure illuminate dalla luce di una candela: modelli assorti, silenziosi, commoventi. Un potente contrasto tra il mondo senza compassione dei “diurni” e la compassionevole rappresentazione delle scene “notturne” che colpisce ancora oggi.
Dipinti che conservano il segreto della loro origine e della loro destinazione. Come rimane un mistero la formazione del pittore, compresa la possibilità o meno di un suo viaggio italiano.

Étienne de La Tour (1621 – 1692) (Studio of) Georges de La Tour (1593 – 1652) (Studio of) The Education of the Virgin, c. 1650 oil on canvas 33 in. x 39 1/2 in. (83.82 cm x 100.33 cm) Purchased by The Frick Collection, 1948. Accession number: 1948.1.155

La prima mostra in Italia dedicata a Georges de La Tour, attraverso dei mirati confronti tra i capolavori del Maestro francese e quelli di altri grandi del suo tempo (Gerrit van Honthorst, Paulus Bor, Trophime Bigot, Hendrick ter Brugghen e altri), vuole portare una nuova riflessione sulla pittura dal naturale e sulle sperimentazioni luministiche, per affrontare i profondi interrogativi che ancora avvolgono l’opera di questo misterioso artista.
Questa mostra e gli studi del catalogo riflettono sulle immagini straordinarie, potenti e liriche, di santi e mendicanti, sulle scene di gioco e di rissa, sulla raffigurazione sofisticata della notte, soggetti usuali di La Tour e degli altri “pittori della realtà” con cui la mostra lo confronta.
Sono qui esposte oltre 30 opere provenienti dalle più importanti istituzioni internazionali quali la National Gallery of Art di Washington D.C., il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la Frick Collection di New York, solo per citarne alcune.
Un evento imperdibile, considerando la difficoltà di ottenere i prestiti dei capolavori di La Tour, nessuno dei quali è custodito in Italia e di cui difficilmente le istituzioni museali riescono a privarsi.
Per la prima volta, a Milano a Palazzo Reale, il mondo e le opere di Georges de La Tour, un mondo di immagini straordinarie, di gesti risoluti, di una interiore contemplazione che avvince ed emoziona e il cui oblio era dovuto alla straordinaria unicità della sua opera.

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