“L’inaugurazione”, realizzata da Villam, è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2019 promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale e realizzato in collaborazione con SIAE, con il supporto di Zètema Progetto Cultura e con il patrocinio del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, CONI, dell’Auditorium Parco della Musica, del Codacons, del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre e della Scuola Popolare di Musica di Testaccio.
Fabrizio Cicero e Iginio De Luca propongono la loro “Inaugurazione” a ridosso del sessantesimo anniversario della costruzione del Villaggio Olimpico, sorto in occasione dei Giochi della XVII Olimpiade per offrire alloggio a più di 8000 persone fra atleti, tecnici ed accompagnatori, che è un’ideale re-inaugurazione del complesso attraverso un’operazione artistica che collega metaforicamente l’ambito sportivo con il sistema dell’arte contemporanea, il territorio con la memoria storica, la tradizione con il tempo attuale. Due opere site, e time, specific animano lo spazio pubblico della piazza e segnano l’apertura dei giochi per una nuova comunità.
Con la performance “Iailat”, Iginio De Luca ha elaborato la composizione dell’Inno Nazionale dilatandola, trasformandola, rendendola quasi irriconoscibile.
Nell’installazione “Ordine nuovo” di Fabrizio Cicero si riconosce l’aspetto familiare e confortevole dell’oggetto scelto, utilizzato come elemento modulare, ma sarà destabilizzato dalla sua nuova formazione. Una gigantesca struttura, solida ma al contempo assai precaria, che tende verso l’alto attraverso l’aggregazione disordinata di luminarie, le cui pareti sono costituite dall’accumulo di mille luci di mille feste.
L’imponente installazione di Fabrizio Cicero sarà visibile nella piazza fino al 30 dicembre; negli stessi giorni, Iginio De Luca esporrà presso l’Auditorium Parco Della Musica, con la supervisione della responsabile delle arti visive Anna Cestelli Guidi, un video che racconta il percorso creativo dell’opera sonora “Iailat”.
In entrambe le opere, elementi folkloristici e tradizionali chiaramente presenti nell’immaginario collettivo vengono declinati nei linguaggi della contemporaneità per dare inizio ad un nuovo ‘risorgimento’. L’arte da sempre segue le dinamiche umane, a volte accarezzando e compiacendo le oscurità sociali, altre donando fiducia nelle aspettative. Da Villaggio Olimpico a “villaggio globale”, una comunità allargata, determinata non da fattori identitari o ideologici ma da una comunione d’intenti, si forma sul piano della solidarietà, della fiducia e scommessa comuni, alimentando un clima di speranza per un futuro da vivere insieme ‘sportivamente’, in un’atmosfera di festa collettiva e celebrazione popolare.