Alla Fondazione Corrente di Milano è allestita, fino al 19 marzo 2020, un’altra mostra che vuole approfondire l’importanza storica del movimento omonimo, realizzata a cura di Nicoletta Colombo e Roberta Dulio, con la collaborazione di Deianira Amico e con i patrocini di Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano.
“Corrente e l’Europa 1938-1945” nasce dalle riflessioni sul clima culturale che si respirava a Milano dei secondi anni trenta, clima che cercava una via di fuga dall’arte accademica e del gruppo Novecento italiano, aprendosi al confronto con l’arte contemporanea di riferimento europeo, in particolare con il post-impressionismo, il cubismo francese e l’espressionismo di area nordica. Anni che, anche per via dell’ascesa al potere del fascismo, necessitavano più che mai di un sentimento cosmopolita, di una connessione con l’Europa attraverso l’arte.
Il movimento espressionista di Corrente (1938-1943), aggregatosi a Milano attorno alla rivista “Vita Giovanile”, poi “Corrente di vita giovanile” e infine “Corrente”, testimonia nell’arco di pochi anni cruciali a ridosso del secondo conflitto mondiale il passaggio dall’iniziale stagione lirica vangoghiana, indicata dalla poetica di Birolli, alla successiva fase di contrapposizione realista picassiana, segnata dalla pittura di Guttuso.
Gli artisti di Corrente fanno propria l’inquietudine di Kokoschka e di Soutine, il senso di precarietà sociale di Ensor. Sensibilizzati dal secondo conflitto mondiale imminente, riprendono le battaglie di Delacroix, si nutrono del romanticismo di Van Gogh e Gericault ed esprimono i loro sentimenti analizzando le veemenze cromatiche di Matisse.
Sono esposte 25 tele provenienti da importanti collezioni private realizzate tra il 1939 e il 1945; ai dipinti dei ‘padri’ di Corrente Renato Birolli, Arnaldo Badodi, Bruno Cassinari, Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Ennio Morlotti, Aligi Sassu, Ernesto Treccani, Italo Valenti, Emilio Vedova, si accompagnano disegni e opere di Luigi Broggini, Gabriele Mucchi, Giovanni Paganin, Fiorenzo Tomea.
A completare la mostra, sono anche esposti libri rari e documenti provenienti da diversi archivi e il catalogo edito da Fondazione Corrente.