A Palazzo Pitti di Firenze, fino al 12 gennaio 2020, sono in mostra le sculture in bronzo dell’epoca della Firenze degli ultimi Medici, ossia tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento.
La mostra è curata da Eike D. Schmidt, Sandro Bellesi e Riccardo Gennaioli e intende offrire un quadro completo dell’arte della scultura in bronzo nel capoluogo toscano partendo da una selezione di opere significative del Giambologna, della sua scuola e dei maestri più importanti nella lavorazione metallica del primo Seicento. La scelta delle opere si concentra sulle commissioni nate, essenzialmente, per diretto impulso della corte fiorentina o comunque ad essa legate. Particolare risalto sarà dato alle figure di Giovan Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi, protagonisti di un profondo rinnovamento della scultura toscana, diventata a tutti gli effetti una delle scuole scultoree europee più rinomate del tempo, dai quali partirà la rinascita della scultura in bronzo a Firenze in quel periodo, cui tutta l’Europa guarderà, grazie alle creazioni di artefici fiorentini come Giuseppe Piamontini, Giovacchino Fortini, Antonio Montauti, Agostino Cornacchini, Lorenzo Merlini, Girolamo Tacciati, Giovan Camillo Cateni e Pietro Cipriani.
Questo argomento è affrontato in modo nuovo, con molte scoperte frutto di ricerche nelle collezioni internazionali e negli archivi, e di acquisti sul mercato dell’arte da parte delle Gallerie degli Uffizi e la mostra è collegata alla Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Palazzo Corsini.