Per il secondo appuntamento del ciclo
espositivo delle Project Room 2019, a cura di Cloé Perrone, la Fondazione
Arnaldo Pomodoro di Milano presenta l’artista francese Caroline Mesquita (Brest,
1989) con la mostra “La Casa dell’Eremita sul Naviglio”, fino al 31 ottobre.
Il progetto intende promuovere la ricerca e la
produzione di artisti under 40 che indagano in modo innovativo
la scultura e in questo ambito la curatrice Perrone ha scelto tre giovani
artiste internazionali che utilizzano la scultura all’interno di una pratica
multidisciplinare, espandendone così la definizione stessa: Sophia
al-Maria, Caroline Mesquita e Rebecca Ackroyd.
La Fondazione Arnaldo Pomodoro in collaborazione con la Fondazione del Giudice, ha dato all’artista francese Caroline Mesquita la possibilità di produrre una nuova imponente scultura e di utilizzare materiali inediti nella sua produzione come la pietra.
L’installazione è infatti costituita di beola chiara – pietra antica di origine lombarda che ricopre l’intera superficie della Fondazione Arnaldo Pomodoro – e da oggetti in rame e ottone, selezionati dall’artista, alcuni provenienti dalla Fonderia Nolana del Giudice (Napoli) dove l’opera è stata prodotta.
La mostra inscena il racconto immaginario di un eremita che ha abitato una capanna di pietra sopravvissuta nel tempo e oggi esposta presso la Fondazione. La storia narra che la città si sia espansa intorno alla capanna, proteggendo questo importante rifugio, simbolo di un modo di vivere alternativo fondato sul ritiro, sull’isolamento e sul rifiuto delle norme sociali.
La Casa dell’Eremita sul Naviglio diviene così metafora di un modello di vita non più accettato dalla società: un’esistenza condotta al di fuori delle logiche del sistema secondo regole autonome.