“Lo sguardo nutre l’anima” è il titolo della mostra di Aleksej Blagovestnov (Mosca, 1974), artista che espone per la prima volta all’Associazione Italia Russia di Milano fino al prossimo 8 aprile, composta da trenta opere che raccontano il vitale e sorprendente percorso di un questo artista.
Nato nel 1974, in epoca sovietica, l’artista ha conosciuto l’amarezza degli anni di crisi e ha vissuto il fallimento di qualsiasi vincolo si imponga all’arte. Ha potuto affrancarsi dai cliché e dai canoni della scultura monumentale dell’epoca, ignorando il contesto politico e sociale, staccandosi dalla scuola sovietica accademica e rivolgendo la sua attenzione all’arte classica e allo studio dei grandi maestri europei del XX secolo come Giacometti e Manzù. La caduta della cortina di ferro e la conseguente possibilità di viaggiare frequentemente in Europa, visitare i musei e conoscere dal vivo l’arte classica e moderna, segnano il destino artistico di Aleksej Blagovestnov. Già al temine degli studi universitari, Aleksej Blagovestnov manifesta con audacia uno spirito libero, allorquando – rinunciando al classico ritratto o ad un rassicurante busto – scelse di realizzare, per il suo diploma, una statua equestre moderna: Coj na motocikle. Si tratta di Viktor Coj, la celebre rockstar, leader dei Kino uno dei più influenti e importanti gruppi rock russi degli anni ottanta, rappresentato a cavallo della sua motocicletta. L’opera valse al giovane Blagovestnov la votazione di “ottimo”, il primo premio del Concorso per giovani artisti istituito dalla Tretjakovskaja Galerija e l’esposizione del modello in gesso a Mosca e a San Pietroburgo. Dodici anni dopo, la statua in bronzo trovò collocazione in uno spazio pubblico nella piccola cittadina di Okulovka e fece conoscere Blagovestnov al grande pubblico e alla critica. Giunto alla maturità, lo scultore prosegue il suo percorso artistico con una creazione molto feconda che lo vede impegnato in numerose mostre e progetti internazionali, conserva sempre tutta la sua libertà.
Uno spazio contemporaneo che accoglie statue in gesso la cui presenza silenziosa e maestosa al contempo si fonde, senza segni di interferenza e rottura, con lo spazio circostante, con le ampie e gremite scaffalature della Biblioteca e dell’archivio. La mostra invita il visitatore a muoversi liberamente tra le opere distribuite in tutti gli spazi dell’Associazione senza un percorso predefinito e permette di iniziare la visita da qualsiasi punto. Sono il cinema e la pittura le maggiori fonti a cui Blagovestnov si rivolge costantemente e ad essere tradotti e trasferiti nel linguaggio e nei volumi solidi della scultura, sono i disegni di Dürer e Leonardo, le forme convesse-concave del celebre cavaliere di Kuzma Petrov-Vodkin e i ritratti dei maestri del cinema Tarkovsky, Shukshin e Shpalikov,
Mosca nel 1974 in una famiglia di artisti. Dopo aver frequentato la Scuola Secondaria d’Arte di Mosca, ha completato i suoi studi presso l’Istituto d’Arte Accademica di Mosca V. I. Surikov dove si è laureato nel 2002. Si forma come artista anche attraverso numerosi viaggi e stage in Europa, sotto l’influenza di maestri del Rinascimento, nonché degli scultori italiani del XX secolo come Francesco Messina e Giacomo Manzù.