L’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale,
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione
con Cineteca di Bologna, Istituto Luce-Cinecittà, è promotore della
mostra “Donne. Corpo e immagine tra
simbolo e rivoluzione” allestita alla Galleria d’Arte Moderna di Roma fino al 13 Ottobre prossimo e realizzata a cura di Arianna Angelelli,
Federica Pirani, Gloria Raimondi, Daniela Vasta.
Sono esposte circa 100
opere, tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di
cui alcune mai esposte prima o non esposte da lungo tempo,
provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, a documentazione
di come l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto
dell’attenzione artistica, ma mutevole secondo le epoche: da oggetto da
ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che
s’interroga sulla propria identità fino alla nuova immagine nata dalla
contestazione degli anni sessanta. Diventa così una riflessione sulla figura
femminile attraverso la visione di artisti che hanno rappresentato e celebrato
le donne nelle diverse correnti artistiche e temperie culturali tra fine
Ottocento, lungo tutto il Novecento e fino ai giorni nostri. Per secoli
l’immagine femminile è stata, infatti, protagonista della creatività: il nudo
femminile come forma da studiare, modello di bellezza, di erotismo o di ludibrio,
mentre la modella diventava, alternativamente, la musa ispiratrice, la fonte di
ogni peccato, l’esempio di doti domestiche e di virginale maternità.
Il percorso espositivo è accompagnato da videoinstallazioni, documenti
fotografici e filmici tratti da opere cinematografiche e
cinegiornali provenienti dalla Cineteca di Bologna e dall’Archivio
dell’Istituto Luce-Cinecittà che ne hanno curato la
realizzazione. In una sala della mostra viene proiettato il film, prodotto
dall’Istituto
Luce, Bellissima (2004) di Giovanna
Gagliardi che attraverso documenti storici dell’Archivio
Luce, spezzoni di film, canzoni popolari e interviste racconta per immagini il
cammino delle donne nel ventesimo secolo.
L’ultima sezione della mostra, dedicata alle dinamiche e le relazioni tra gli
sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte
femministe, presenta materiale documentario proveniente da ARCHIVIA,
Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne e
testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella
stagione fondamentale provenienti da collezioni private, importanti Musei e
istituzioni pubbliche (Museo di Roma in Trastevere; Centro
Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale; Galleria Civica d’Arte
Moderna Torino; MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; MART – Museo di Arte
Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto – Archivio Tullia Denza).
Sono anche previste, fra aprile e ottobre 2019, una serie di
iniziative culturali nel segno dell’interdisciplinarietà, come incontri,
letture, performances, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema,
sulle tematiche affrontate dalla mostra