Al Mattatoio, la Pelanda, di Roma, fino al 13 gennaio prossimo, sono esposte le opere dell’XI edizione del Talent Prize, il premio internazionale di arti visive organizzato da Inside Art e ideato da Guido Talarico, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e Azienda Speciale Palaexpo. L’evento, che come ogni anno rappresenta un momento di ricognizione sulla produzione artistica attuale, è anche un’occasione per conoscere le giovani promesse dell’arte contemporanea.
La grande novità di quest’anno è rappresentata dall’istituzione del Premio speciale dedicato al mecenate Prof. Avv Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che da sempre supporta il Talent Prize. Sono, dunque, esposte l’opera vincitrice dell’edizione 2018 del premio – Skies#3 di Corinna Gosmaro, insieme ai lavori dei 9 finalisti e di coloro che si sono aggiudicati i premi speciali.
Il Premio dedicato al Prof. Emanuele è andato a Siavash Talaei, artista iraniano, con l’opera Ritratto (Portrait), un dipinto che ingloba in sé un vocabolario reale e fittizio, mescolando immagini prese dalla storia con riferimenti del tutto irreali.
Il premio speciale UTOPIA, partner del Talent Prize e società leader in Italia nell’attività integrata di Relazioni istituzionali, Comunicazione, Affari legali & Lobbying è stato assegnato al collettivo Polisonum, con l’opera Doppelkonzert.
L’esposizione, a cura di Elena Pagnotta e Fabrizia Carabelli, si presenta come un percorso eterogeneo che mostra quelle che sono le ricerche e le tecniche sperimentate negli ultimi anni dagli artisti under 40. Un panorama vasto ed esaustivo che dà spazio a installazioni, sculture, dipinti, video e lavori sonori che dialogano in modo armonico nelle due ampie sale del museo capitolino. Corinna Gosmaro espone il suo lavoro Skies#3, accompagnato da altri Skies prodotti nell’ambito della stessa serie. L’opera è un’installazione composta da filtri in poliestere dipinti con pittura a spray attraverso i quali l’artista riflette sul concetto di paesaggio; un’immagine ideale, astratta ed effimera, in quanto sommatoria di percezioni personali, raccolte e poi sovrapposte, e allo stesso tempo materica per il suo ingombro e per il tipo di tecnica e supporto utilizzati.
Nelle sale sono allestiti anche i lavori dei nove finalisti: tra le sculture A.A. di Alfredo Aceto e Via degli Ausoni Giovanni de Cataldo. A rappresentare la sezione installazioni sono invece Antonio Della Guardia con Alfabeto del Potere, Alice Ronchi con Indoor Flora e Leonardo Petrucci con SOL 627, mentre sono due gli artisti presenti con dei video: Elke Dreier con Explanation and some clouds e Calixto Ramírez con Subibaja (Mausoleo Enver Hoxha). Per la sezione pittura insieme alla vincitrice Gosmaro è presente Matteo Fato con Will o The Wisp. In esposizione anche gli altri Premi speciali, assegnati da Inside Art e Fondamenta: il primo va a Nicole Voltan, con l’opera Monte Pelmo, mentre il secondo a Namsal Siedlecki, per l’installazione Cactacee.