Opera monumentale di Alfred Milot Mirashi a Cervinara (AV)


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L’inaugurazione dell’opera

Riceviamo e pubblichiamo

L’artista albanese Alfred Mirashi Milot con la sua chiave apre le porte sulla scena internazionale ad un piccolo e ridente paese della Valle Caudina. Siamo a Cervinara in provincia di Avellino, Regione Campania, posto al centro di una distesa verdeggiante tra i monti del Partenio ed il maestoso Taburno. Qui il giovane Alfred Mirashi , appena ventenne, fu accolto da una comunità incline a prove di accoglienza e di solidarietà nei confronti di chi cerca altrove una svolta ad una esistenza difficile e da qui parte la sua straordinaria ascesa artistica : primeggia a Brera, espone al Maschio Angioino di Napoli, dove la famiglia del Filosofo, Bianco , insieme a i due figli Av, Raffaello e il Generale lo aiuto anche a Cervinara  poi Firenze, Roma, Torino, Milano, Venezia  sino ad approdare in Cina, destando interesse di famosi galleristi.

“Nostos” ( in greco : ritorno ) è  la rassegna artistica programmata dalla pro-loco Cervinarese, sostenuta con convinzione dall’amministrazione Comunale guidata dal Sindaco FiluccioTangredi e finanziata dalla Regione Campania con fondi europei; se a “nostos” si aggiunge un altro termine greco (“algos”), vien fuori la parola o, meglio, il sentimento “nostalgia “ ed è  appunto la nostalgia che ha indotto l’artista Milot ad un ritorno nella comunità della Valle Caudina per lasciare un segno del suo legame , che diventa indissolubile con l’opera donata.

Si tratta  di una chiave gigantesca (20 metri) in acciaio corten , posizionata nella rotonda Lagno che segna l’ingresso al Paese : opera gigantesca che ricorda le grandi sculture di Anish Kapoor, caratterizzate da simbologie cariche di messaggi e di speranze. È una scultura, quella di Milot, destinata ad entrare nel Guinness dei primati, come ha giustamente annotato il Sindaco Tangredi,  cheha anche preannunciato di avviare la procedura per la cittadinanza onoraria allo scultore Milot.

L’evento ha destato grande interesse nel circuito culturale non solo nazionale ; alla cerimonia di consegna allegorica della chiave era presente il prestigioso gallerista milanese Matteo Lorenzetti e il famoso fotografo cinese Zeng Yi, i quali hanno sottolineato non solo la valenza artistica dell’opera , ma anche il valore simbolico : una chiave per aprire il cuore delle genti, una chiave che dopo l’apertura si piega perché non venga più usata per chiudere.

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