Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925


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Pablo Picasso, Paulo vestito da Arlecchino, olio su tela, 1924, Musée National Picasso, Parigi

Con la mostra “Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925”, che si inserisce nel progetto Picasso Méditérranée del Musée National Picasso, Paris, le Scuderie del Quirinale celebrano Pablo Picasso dal 22 settembre al 21 gennaio 2018 nel centenario della prima venuta in Italia del Maestro.
La mostra è curata da Olivier Berggruen e raccoglie un centinaio di capolavori esposti e scelti dal curatore, in collaborazione con Anunciata von Liechtenstein, con prestiti di musei e collezioni eccellenti, dal Musée Picasso e dal Centre Pompidou di Parigi alla Tate di Londra, dal MoMa e dal Metropolitan Museum di New York al Museum Berggruen di Berlino, dalla Fundació Museu Picasso di Barcellona al Guggenheim di New York.

Si tratta di opere scelte nella produzione di Picasso immediatamente successiva all’esperienza italiana, documentando l’impatto a lungo termine di questo viaggio sulla sua formazione: dalle suggestioni neoclassiche ispirate alla scultura antica, al Rinascimento romano, fino alla scoperta della pittura parietale di Pompei.
Questa mostra pone particolare attenzione sul metodo del pastiche, analizzando le modalità e le procedure tramite le quali Picasso lo utilizzò come strumento al servizio del modernismo, in un percorso dal realismo all’astrazione tra i più originali e straordinari della storia dell’arte moderna. L’esposizione illustra, altresì, gli esperimenti condotti da Picasso con diversi stili e generi: dal gioco delle superfici decorative nei collage, eseguiti durante la prima guerra mondiale, al realismo stilizzato degli “anni Diaghilev”, dalla natura morta al ritratto.
Mentre, a Palazzo Barberini, nel grandioso salone affrescato da Pietro da Cortona, è esposto, per la prima volta a Roma, il sipario dipinto per Parade, una immensa tela lunga 17 metri e alta 11.

Tra le opere esposte vi sono dal “Ritratto di Olga in poltrona” a quello di Paul, il loro figlio, vestito da Arlecchino; da “L’italiana” alla “Natura morta Chitarra, bottiglia, frutta, piatto e bicchiere su tavola”; da “Il Flauto di Pan” alle “Due donne che corrono sulla spiaggia”.

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