Le artiste Patrizia Grieco, italiana di Salerno e Cecile Guicheteau, francese di Cholet, espongono al Parco di Pinocchio di Pescia in Toscana, fino al 1 novembre prossimo, una mostra di dipinti, grafiche e un’installazione da 90 Pinocchi in ceramica per una storia a quattro mani la cui progettazione e lavorazione è iniziata un anno fa.
La mostra, promossa e organizzata dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, gode dei patrocini di: Consolato di Francia a Napoli, Istituto Grenoble, Antiche Fornaci De Martino SA, Museo della Ceramica Città Creativa di Salerno ed è stata realizzata a cura di Nino Altilio e Michel Archimbaud.
La storia del progetto di Grieco e Guicheteau dedicato a Pinocchio è quella di un incontro interculturale grazie ad un libro. Dopo essersi conosciute durante una residenza di artisti a Tucheng (Cina), si sono nuovamente incontrate in Basilicata, a Montemurro, per la realizzazione di un graffito. È così che Patrizia Grieco ha potuto far conoscere il Pinocchio originario alla collega francese, attraverso la propria collezione di edizioni d’epoca delle Avventure.
Questa “scoperta” delle origini di un personaggio e di una storia conosciute solo parzialmente per Guicheteau, e la passione di Grieco per il burattino collodiano, hanno fatto il resto. “Pinocchio, o il viaggio nell’anima” è composta da 11 dipinti, circa 40 schizzi, un’istallazione di 90 piccole sculture in ceramica, due modelli in metallo e una cartella di 5 incisioni. Per le due artiste, rappresenta il viaggio nell’anima di due donne che si identificano, analizzano e si ritrovano negli stati d’animo di Pinocchio, comunemente proiettato in un immaginario maschile. Ne rivalutano così una sensibilità innata, un bisogno di libertà, una capacità di adattamento, una gestazione e una nascita continua del proprio essere attraverso il ventre della vita.
La mostra è corredata di un catalogo in tre lingue (italiano, francese, inglese).