Fino al 16 settembre, a Montalcino (SI), presso OCRA, Officina Creativa dell’Abitare, è allestita la mostra personale di Paola Cordischi, realizzata con il patrocinio del Comune di Montalcino, nella quale l’artista presenta la sua produzione degli ultimi due anni.
Nelle sale e nel chiostro del complesso di Sant’Agostino, sono quindi esposte 20 opere di grande formato, realizzate con tecnica mista su tessuto, che riassumono diversi temi della ricerca artistica di Cordischi: opere “geometriche” ispirate alle bandiere e alla tradizione del tappeto, opere “astratte”che puntano sull’effetto dei colori primari sul supporto caldo e neutro della juta e anche decorazioni geometriche che creano spazi virtuali di grande profondità.
Il lavoro di Cordischi coglie con leggerezza influenze dell’arte del ‘900 e del nostro secolo, come l’Astrattismo, l’Arte Povera e l’Informale senza dimenticare contaminazioni con espressioni artistiche di altre culture: Primitivismo, Arte Africana, Arte dei nativi d’America, Arte Orientale ed altro ancora. Un mix personale che sembra voler abbracciare l’arte dell’umanità intera.
Il gioco con la materia è da sempre prevalente: Cordischi si serve di tecniche e materiali poco raffinati, grezzi o di recupero, per giungere così ad una proposta “anti-classica”, alternativa e di rinnovamento all’estetica occidentale.
Per alcuni anni, Paola Cordischi viaggia tra gli Stati Uniti e il Centro America dove ha modo di studiare l’espressione artistica, antica e contemporanea delle popolazioni autoctone. Lavorando in collaborazione con artisti ed artigiani di origine indiana e messicana, crea oggetti d’arte e design, soprattutto tessile, ispirati all’arte degli indiani d’America e all’arte Precolombiana. In successivi viaggi approfondisce il suo interesse per le tradizioni visive di culture non europee e prosegue la sua ricerca sull’estetica delle culture primitive e popolari. La sua ricerca artistica ha spaziato in molti settori: pittura, scultura, scenografia, design, moda, costume, didattica. Dalle sperimentazioni degli anni ’90, dove utilizzava prevalentemente materiali naturali e di recupero guardando alle arti primitive e popolari, è passata in anni più recenti a ricerche pittoriche astratte e/o geometriche, più influenzate dall’arte contemporanea europea, su tessuto, juta e tela.