Ettore Fico. Opere dal 1935 al 2004 nel centenario della nascita


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Ettore Fico, Composizione con fiori, 1966

di Luca Baldazzi

 

Il MEF, Museo Ettore Fico, di Torino celebra il centenario della nascita di Ettore Fico (Piatto Biellese, 1917 – Torino, 2004) con un’importante e completa retrospettiva visibile fino al 17 settembre.

Sono esposte oltre centosettanta opere tra oli, tempere e acquerelli, disegni e incisioni eseguiti dai prima anni Trenta del secolo scorso al 2004, anno della scomparsa, che rappresentano la produzione più significativa di Ettore Fico. Si tratta di un omaggio a questo artista le cui tele parlano dei luoghi che più profondamente hanno segnato il suo percorso artistico ed esistenziale. Torino, Algeri, durante gli anni della prigionia in guerra, la Liguria, la Costa Azzurra e Castiglione Torinese, considerato il suo “buen retiro”.

Un’arte, quella di Fico, che affonda le radici in una dimensione legata alle straordinarie esperienze della pittura internazionale e a un’interpretazione degli oggetti e dei paesaggi permeata da un senso di poesia lieve. In molte opere si avverte come per incanto il fascino raccolto e misterioso del suo giardino a Castiglione, luogo di incontri, ma anche rifugio e magico luogo di silenzi, punto di riferimento e racconto dell’avvicendarsi delle stagioni, memoria e attesa di luci e colori.

Presente a molte mostre del primo Dopoguerra in gallerie private e pubbliche, sin dal 1947, Fico ha partecipato a importanti appuntamenti culturali quali la Quadriennale di Torino e la VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma del 1955.
La mostra si snoda attraverso un percorso articolato che consente di delineare gli aspetti di un dipingere che da Cézanne a Braque, da Bonnard a Monet a Matisse, si dispiega attraverso un colore intriso di luce e una linea forte e robusta.

La mostra propone gli aspetti più inediti e di ricerca del lungo percorso artistico di Ettore Fico, dalle esperienze astratte a quelle più geometriche, dalle impressioni delineate da microscopici tocchi di colore puro alle pennellate materiche e informali. Disegni, pastelli, incisioni, oli, tempere e acquarelli, costituiscono le tecniche mediante le quali Fico “costruisce” il suo mondo interiore rivelando emozioni e sensazioni, riflessioni e verità, che gli appartengono da sempre: la pittura è per lui gioco e poesia, colore e luce, dimensione del vivere e fonte di giovinezza, storia in continuo divenire.

Negli ultimi anni a Ettore Fico sono state dedicate numerose retrospettive in importanti spazi museali tra cui, la più recente, presso il MEF nel 2014, in occasione dell’inaugurazione del nuovo museo a lui dedicato.
Oggi la Fondazione Ettore Fico, fondata nel 2004, si occupa di gestire e promuovere l’importante patrimonio artistico lasciato e la catalogazione delle opere in collezioni private e pubbliche.

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