Sensorium


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Valter Luca Signorile, Eco 0.3.1, 2016 (particolare)

Alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Raeli, di Floridia, Siracusa, è allestita la mostra collettiva “Sensorium” fino al 29 aprile che, a cura di Giuseppe Carrubba
, raduna le opere di 14 artisti contemporanei: Giusi Bonomo, 
Pier Giorgio De Pinto, Giuseppe Forzisi, Guido Gaudioso, Paolo Greco, Luigi Russo Papotto, Maurizio Pometti, Francesco Rinzivillo, Piero Roccasalvo Rub, Natalie Rossi,
 Mela Salemi, Luca Scamporlino, Valter Luca Signorile, Lidia Tropea.

La mostra è promossa da Urban Center Floridia con il patrocinio del Comune di Floridia ed è corredata da un catalogo pubblicato da Emanuele Romeo Editore
.

Il centro di comunicazione della città Urban Center Floridia, strumento di conoscenza, ricerca e promozione delle politiche urbane, per la costituzione di una rete europea, intende, così, dare forma al desiderio di rinnovamento della comunità locale, con il sostegno del Comune della città.

E riconosce in questa mostra un’occasione per indagare e conoscere, attraverso un percorso tematico, alcuni aspetti della ricerca espressiva e multiforme del panorama artistico contemporaneo attraverso gli artisti invitati; essi, infatti, appartengono a contesti e generazioni differenti, documentando in tal modo la complessità del nostro tempo e della nostra cultura soggetta a numerosi stimoli e contaminazioni, ma entro la quale ognuno esprime la propria personalità.

Nel testo introduttivo, Giuseppe Carrubba guida il visitatore nel percorso della mostra che è “… allestito come una mappa, prevede opere di pittura, scultura, fotografia, video e installazioni, in cui le poetiche degli artisti si confrontano su psico-geografie e configurazioni, come metafore della soggettività, della memoria e dell’identità in divenire.

I molti linguaggi delle arti convergono, in questo contesto espressivo, per creare i presupposti di un discorso sul nostro tempo e sulla tragicità della Storia. Un dispositivo costruito sulle questioni urgenti legate al corpo, all’identità, alla memoria che riflettono i limiti dell’umano in rapporto all’io. Ogni opera affronta in prospettiva unica gli interrogativi indagati, per un piano espositivo ideato come un concept unitario, in cui le visioni degli artisti, nelle loro differenze soggettive, semantiche e formali, sono proposte e presentate in una visione d’insieme che prevede prospettive di fuga e ambivalenze linguistiche.”

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