Pellegrino nella scultura. Lo scultore croato Kuzma Kovačić


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Kuzma Kovačić, Dialetto del „ča” nella scultura, 1988

di Luca Baldazzi

 

Presso i Musei di San Salvatore in Lauro, Museo Donazione Umberto Mastroianni, a Roma è allestita fino al 20 maggio una mostra dedicata alle opere dello scultore croato Kuzma Kovačić (Hvar, Croazia, 1952) e curata di Milan Bešlić; essa è frutto di una collaborazione tra l’Ambasciata della Repubblica di Croazia presso la Santa Sede e il Musei Ivan Meštrović e gode del Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e il Co-patrocinio del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia e della Città di Zagabria.

Questa mostra, promossa nell’anno in cui si celebra il 25° anniversario del riconoscimento della Repubblica di Croazia e dell’instaurazione delle piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, si propone di presentare il lavoro di un artista contemporaneo di ispirazione cristiana che scaturisce dalla fede e che modella la fede, raro esempio nell’ambito delle arti visive contemporanee del mondo occidentale.

Il lavoro di Kuzma Kovačić evoca la storia culturale e il patrimonio artistico nazionale percorrendo in maniera creativa la plurisecolare tradizione della scultura e dell’arte di matrice croata e mediterranea, e dando un significativo contributo al rinnovamento della scultura croata nel periodo in cui predominava la produzione figurativa multimediale.

Dotato di un principio creativo precisamente delineato basato sull’immaginazione poetica, Kovačić basa la sua ricerca sulla scoperta di nuovi spazi della scultura nelle forme inventive, utilizzando diversi materiali, da quelli tradizionali e organici a quelli moderni, industriali e anorganici: pietra e legno di diversi tipi e colori, bronzo, metalli preziosi e non preziosi, vetro, spugna, argilla, intonaco, tela, carta e numerosi altri.

La sua espressività è fondamentalmente basata sulle trasformazioni visibili dello spirito materializzato in nuove forme, non ripetendosi nelle varianti né riciclandosi nelle mutazioni, mostrando e dimostrando una profonda devozione cristiana.

Il rapporto tra Arte e Fede, che lui stesso ha fatto emergere per ben quattro decenni nelle centinaia di opere create sviscera anche un messaggio positivo di ricongiungimento tra i due mondi.

Questa mostra comprende una significativa selezione delle opere dell’autore scaturita da una scelta delle più importanti creazioni di Kovačić e conta 46 sculture realizzate prevalentemente in materiali resistenti (legno, pietra, bronzo, vetro, terracotta ecc.) e 15 grandi fotografie di monumenti pubblici o opere scultoree sacre, per un totale di sessanta oggetti.

Le opere provengono da gallerie e musei pubblici croati, da collezioni private e da quella dell’autore, mentre le opere pubbliche proposte tramite le fotografie si trovano nelle chiese e negli spazi pubblici in diverse località della Croazia e della vicina Bosnia ed Erzegovina.

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