di Luca Baldazzi
Una mostra personale di Tommaso Chiappa dal titolo “Atlante” è allestita, a cura di Vera Agosti, nell’auditorium Piero Calamandrei dello Studio La Scala di Milano, da domani, 28 settembre, al 28 ottobre prossimo.
Con le opere di questa mostra, Tommaso Chiappa esplora l’ambito dei linguaggi della globalizzazione, trattando molteplici soggetti con il suo stile personale e riconoscibile, che parte dalla grafica e arriva alla pittura e spazia dai monocromi al colore, mescolando tecniche e materiali differenti come il carboncino, la grafite, il pastello, il pennarello, l’acrilico, l’olio su carta, la tela e il multistrato.
Chiappa ritrae il mondo globalizzato, dove giovani senza volto, famiglie e situazioni comuni sono rappresentati nello spazio bianco. Luoghi non luoghi che potrebbero essere ovunque. Nella sua arte compaiono anche le città dei suoi viaggi o che fanno parte della sua vita: Bangkok, di cui i volti, i vicoli misteriosi e i barconi dei pescatori, oltre agli splendori delle metropoli moderna e tecnologica, sono soggetti ricorrenti; Milano, la città d’elezione, degli studi e della carriera; New York, dove Chiappa ha vissuto alcuni mesi e di cui raffigura le strade e la società multietnica; Palermo, dove è nato, che è fonte di ispirazione costante coi suoi palazzi barocchi, i vicoli, il cielo azzurro, il mare e Vucciria, il mercato immortalato da Guttuso e dipinto anche da Chiappa con il suo stile molto personale.
Tommaso Chiappa (Palermo 1983) si è formato artisticamente a Milano, compiendo i suoi studi all’Accademia di Brera e legando il proprio nome alla Galleria di Luciano Inga-Pin con alcune mostre che lo hanno fatto conoscere a un più vasto pubblico, tra le quali figurano “Lo sguardo altrove” del 2005 e la personale “Take away” del 2008.