In occasione dell’Anno del Giubileo, Michelangelo Galliani propone “Alkemica. Martirio e Rinascita”, la sua personale presso la Biblioteca Casanatense di Roma fino al 26 ottobre prossimo.

L’esposizione, curata da Lorenzo Fiorucci e coordinata da Sandra Sanson con l’intervento di Pasquale LeFeri, con testi di Giovanni Gazzaneo e Stefano Zuffi, offre al pubblico un viaggio emozionale e intellettuale attraverso il concetto di alchimia, martirio e rinascita. La mostra si presenta con un allestimento suggestivo e ricco di simbolismo, in cui Galliani esplora il processo di trasformazione alchemica e spirituale, espressione del continuo cambiamento che caratterizza la materia e l’essere umano.
L’esposizione si sviluppa lungo 18 teche di legno e cristallo presenti nel Salone Monumentale della Biblioteca Casanatense. Le teche accostano libri e stampe, provenienti dai fondi della Biblioteca, a sculture coeve e contemporanee che illustrano le due tappe chiave del percorso alchemico: la nigredo e l’albedo, ovvero la decomposizione della materia e la purificazione. Le teche sono disposte in sequenza narrativa, così che il visitatore possa cogliere, passo dopo passo, la trasformazione simbolica dalla dissoluzione all’illuminazione.
Cuore dell’allestimento è una grande installazione centrale che raffigura San Sebastiano sdraiato su un lenzuolo di piombo srotolato, con dei giavellotti dorati conficcati nel corpo. Il suo martirio è per l’artista un atto di creazione e purificazione, in cui morte e rinascita sono parte indissolubili di ogni processo di cambiamento.
Su un lato della sala, la fase della nigredo è rappresentata da sculture in bronzo patinato che raffigurano nature morte, volti, teschi e frammenti anatomici, adagiate su cartigli di piombo srotolato, simili a fogli sacri.
Sul lato opposto della sala, la fase dell’albedo prende forma attraverso sculture in marmo bianco,
completando così la transizione dall’oscurità alla luce. I cartigli di piombo su cui sono adagiate queste sculture sono arricchiti in questo caso da foglie d’oro zecchino.
Le opere di Galliani, grazie all’allestimento suggestivo, dialogano con forza evocativa con il salone della Biblioteca Casanatense.
Michelangelo Galliani sottolinea che in Alkemica non si tratta solo di un processo fisico, ma anche di un’analisi spirituale “la materia, come il corpo e l’anima, subisce una continua evoluzione, una continua lotta tra morte e rinascita. Ogni opera è una riflessione su come il sacrificio, il dolore e la trasformazione siano essenziali per raggiungere la luce e l’illuminazione”.