Il MAXXI festeggia i suoi 15 anni presentando cinque nuovi progetti


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In occasione dei 15 anni del MAXXI, Museo delle Arti del XX secolo di Roma, sono stati presentati cinque nuovi progetti raccontati, fino al 26 ottobre, all’interno di un luogo di pura condivisione della creatività contemporanea: la hall del MAXXI viene infatti ripensata dal designer spagnolo Nacho Carbonell per inaugurare la prima edizione di “Entrate”, il programma pluriennale dedicato al design.

Nacho Carbonell, Memory in practice, MAXXI Roma, Photo Livia Montagnoli


Con Nacho Carbonell. Memory, in practice, a cura di Martina Muzi, l’ingresso del Museo si trasforma in uno spazio immersivo e coinvolgente. Sotto un grande albero alto 7 metri, il pubblico viene avvolto da luci soffuse e chiome realizzate con reti da pesca, in un ambiente animato da oggetti e arredi accessibili e fruibili da tutti.

Sempre nell’ambito della programmazione del MAXXI Architettura e Design contemporaneo, “Stadi. Architettura e mito”, a cura di Manuel Orazi, Fabio Salomoni e Moira Valeri, è l’inedito sguardo rivolto agli stadi come strutture antropiche e architettoniche contemporanee, simboli di passioni e cambiamenti sociali, in grado di raccontare la storia delle città attraverso cultura e identità collettiva. Novità assoluta in Italia, la mostra individua nello stadio uno spazio e un oggetto culturale complesso, il cui racconto mira a esplorare le molteplici dimensioni che lo caratterizzano.

Più di un’installazione multimediale, Douglas Gordon. Pretty much every film and video work from about 1992 until now, è la visione enciclopedica delle opere video di Douglas Gordon (Glasgow, 1966), tra i principali protagonisti della video arte. Nella scenografica galleria 5, il MAXXI presenta l’opera filmica di Gordon in una forma scultorea che raccoglie tutti i suoi lavori dal 1992 ad oggi, consentendo una fruizione libera e non gerarchica delle sue creazioni.

Infine, sono presentati due nuovi focus che mettono in luce aspetti fondamentali della ricerca artistica e architettonica del Novecento emersi dagli archivi del Museo: In viaggio per l’arte. La Galleria Pieroni 1975 – 1992, a cura di Stefano Chiodi, ripercorre l’attività della storica Galleria Pieroni, il cui archivio è entrato a far parte del patrimonio del museo nel 2022; Il Foro Italico di Enrico Del Debbio, a cura di Ariane Varela Braga e Carla Zhara Buda, è un progetto realizzato in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici. La mostra esplora il valore simbolico ed estetico del marmo nell’opera dell’architetto carrarese, con un focus sul complesso monumentale del Foro Italico.

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