No Curves. Movimento Geometrico


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La mostra di No Curves “Movimento Geometrico”, promossa dal Consiglio regionale della Lombardia e in collaborazione con IED Alumni, fino al 16 febbraio raccoglie presso lo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli 15 anni di tape art e arte urbana dell’artista lombardo. Sono esposte le opere più significative di No Curves, provenienti da fondazioni, musei, collezionisti privati e prestigiose collaborazioni con realtà dell’imprenditoria lombarda ed internazionale.
La mostra racconta l’evoluzione dell’opera dell’artista partendo dai suoi primi manifesti d’arte urbana sino alle opere murali e partnership con il mondo del design e della moda.

No Curves, David Bowie

Le mani dell’artista e il suo corpo in perenne spostamento sono una sorta di movimento invisibile che traduce in forma materica e solida le sue idee geometriche, da cui nasce il titolo.
Una vita dedicata alla “tape art”, di cui è uno dei primissimi fondatori, e al suo stile unico e geometrico definito dall’assenza totale di curve, gli è valso il titolo di “filosofo del nastro adesivo”.
Attraverso linee rette che disegna col nastro adesivo, suo medium d’elezione, No Curves registra i segni che i corpi e le idee scrivono sul tessuto del reale. Sono linee che sfrecciano via, si incrociano, si stratificano. Da vicino sembrano pennellate, che cambiano in base alla luce che le colpisce. Talvolta escono dalla cornice. Apparentemente bidimensionali, vivono invece nelle quattro dimensioni dello spazio e del tempo. Sembrano arrivare da chissà dove per dirigersi poi di nuovo lontano: solo per un istante si combinano in figure, composizioni astratte, ritratti, ed è esattamente quell’istante che, attraverso il nastro, l’artista congela nelle sue opere. Lui quelle linee le vede ben chiare. Gli occhi percepiscono la realtà e il cervello automaticamente elabora posizione, luce, movimenti, concetti, e poi li traduce in linee geometriche. Gli capita sempre e da sempre, dovunque, in ogni istante, e negli anni quelle linee sono cresciute in complessità, il corpo in costante moto geometrico a tagliare, stendere, tirare rette; l’occhio creativo a scandagliare in profondità i misteri dello spazio e del tempo, per portarli in dono, come fa da quindici anni, a noi che non riusciamo a vedere. L’esposizione si avvale della collaborazione di PPM Industries.

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