Carlo Rao. Colori Di-Versi


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A Palazzo Sarcinelli di Conegliano (TV), fino al 6 febbraio prossimo è allestita una mostra dedicata a Carlo Rao (Cerda, PA, 1945), organizzata dall’Associazione INTArt, in collaborazione con ARTIKA e il Comune di Conegliano e realizzata a cura di Daniel Buso e Luciano Caniato.

Il percorso espositivo è strutturato attorno a 6 sezioni tematiche. Un percorso serrato il cui scopo è svelare l’evoluzione dello stile di Carlo Rao nel corso di una trentennale carriera pittorica. Le squisite e sofisticate iconografia, la passione per il colore e la precisione nel disegno si accompagnano alla cura nei dettagli delle composizioni. Il grado di perfezione tecnica raggiunta da Rao è eccezionale se si considera che la peculiarità dei materiali adottati non ammette grandi errori e ripensamenti, di conseguenza ogni tavola richiede controllo, premeditazione e esattezza assoluta nell’esecuzione. Accade in certi casi, infatti, che pur stendendo il colore a pennellate espressioniste il risultato sia una superficie perfettamente liscia e cristallizzata oppure, guardando a pochi centimetri di distanza i Mandala, ci si accorge della perfezione quasi meccanica nella stesura dei punti di colori che (indipendentemente dalla grandezza) sono ordinati e riportati con precisione matematica.

Carlo Rao, Quadro materico

I Dipinti etnici sono veri e propri tableaux vivant in cui i personaggi dipinti da Carlo Rao sono spesso impegnati in azioni quotidiane. La fonte di ispirazione viene all’artista dalle sue letture, da racconti e mondi esotici che letteralmente prendono vita davanti ai nostri occhi in un turbinio di forme e cangiantismi cromatici. Nella sezione dei Paesaggi è esposta una serie di opere dedicate al genere del paesaggio urbano. Protagonisti sono gli edifici di piccoli villaggi che talvolta si trasfigurano nella amata Sicilia. Nonostante un certo grado di approssimazione al vero; la pittura dell’artista compie una progressiva ascesa verso l’astrazione. I Mandala o pointillisme, che nella tradizione religiosa buddista e induista è una rappresentazione simbolica del cosmo, sono realizzati con intrecci di fili su telaio o con polveri di vario colore sul suolo, o ancora dipinta su stoffa e stesa ad affresco sulle pareti di un tempio. Nella sezione degli Oli è disposta una piccola selezione di oli. Qui il riferimento è esplicito alla prima produzione del Carlo Rao pittore, opere che ne hanno determinato l’ascesa ed il temporaneo successo. Tracce di un passato mai dimenticato con elementi che ritornano  anche nelle serie più recenti: come le rappresentazioni di popoli lontani, l’utilizzo di linguaggi anacronistici nei graffiti rupestri ed extra occidentali come il decorativismo degli indiani d’America. Infine, i Materico-informali. La conoscenza che Carlo Rao ha dei materiali è straordinaria. Le diverse soluzioni adottate nella scelta del medium pittorico portano spesso a strepitosi risultati.

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