Tino Repetto. La ricerca dell’assoluto


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Un’importante donazione giunge nelle collezioni del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova: quaranta disegni e due dipinti a olio su tela, opere che illustrano l’attività artistica di Tino Repetto, artista genovese di nascita ma milanese di adozione, che alla sua città e, in particolare alla Ligustica che aveva frequentato in gioventù, ha voluto destinare una significativa testimonianza della sua produzione.

Tino Repetto, Prelo,1964 ©Accademia Ligustica di Belle Arti

Una donazione che colma una lacuna, poiché l’artista non era ancora rappresentato nelle collezioni pubbliche genovesi, grazie alla moglie, Natuscia Calza, e alla figlia Alolika Repetto. L’occasione della donazione ha dato il via ad un progetto espositivo su tre sedi: il Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti ospita il primo evento di dicembre, fino al 13 febbraio 2022, a cura del Conservatore Giulio Sommariva, al quale seguiranno altre due mostre nel mese di gennaio allo Studio d’Arte del Lauro di Milano, a cura di Cristina Sissa e a Palazzo Nicolosio Lomellino, a cura di Claudio Castellini.
Un filo sottile, come quello che contraddistingue il segno di Tino Repetto, condurrà il visitatore sulle sue tracce, disegnando un percorso analogo a quello intrapreso dall’artista stesso, nella condivisione degli affetti dei suoi luoghi e delle atmosfere a lui care. Il catalogo, edito da Sagep, raccoglie infine l’intero corpus di opere in mostra, ed è arricchito da nuovi testi critici e dalla ripubblicazione di alcuni saggi e interviste.

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