Luminiţa Ţăranu. Metamorfosi. Itineraria picta. Fregio


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All’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, fino al 14 dicembre è aperta la mostra di Luminiţa Ţăranu (Lugoj, Romania, 1960), promossa dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dall’Istituto Culturale della Romania.

Luminiţa Ţăranu, romena di nascita e italiana di adozione, presenta la serie di opere intitolate “Picta”, riflessioni sul concetto del tempo come memoria soggettiva, storica e culturale. Interpretando la materia archeologica, con il suo contenuto informale storico, artistico e architettonico, l’artista ha creato composizioni da un’ottica libera e immaginativa, attraverso gli strumenti del suo linguaggio plastico evocativo: icone, simboli e scritture, nell’intento di raggiungere quel dialogo tra l’antico e il contemporaneo, da anni al centro della sua ricerca.

La maggior parte inedite, su carta e su tela, le Picta, sono state create tra il 2016 e il 2019.

Luminiţa Ţăranu, Metamorfosi, Itineraria picta, Fregio-Project room

La mostra è allestita nelle due Gallerie dell’IRCRU sotto due aspetti: nella Galleria Ircru, alludendo al concetto di “fregio”, le Picta si susseguono in un unicum compositivo che propone un itinerario dipinto. Divenendo punti di energia, le Picta creano sinergie visive tra le icone, disegni che interpretano, attraverso la metamorfosi e la mutazione, figure statuarie della Roma Antica, immagini simboliche umanizzate e connesse, dove il corpo umano non è ispirato all’anatomia, ma al corpo umano “opera d’arte”, in un “mondo a colori”, antichi simboli delle culture neolitiche Cucuteni  e  Gumelnița  presenti  sul  territorio  dell’antica  Dacia  e  l’icona  Cowman  of  the world, composte come degli impulsi di memoria in uno spazio aperto.

L’artista presenta una serie di docu-video la cui presenza rafforza il legame visivo con le opere esposte, un unicum spirituale e creativo tra il suo vissuto in Romania e in Italia, ritrovando in essi segni presenti che rispecchiano il suo linguaggio artistico. Sono films che ha realizzato nel viaggio fatto in Romania nell’autunno del 2012, preparatorio al lavoro sulla Colonna di Traiano, materializzato nelle precedenti due mostre realizzate a Roma, ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (2013-2014 e 2017-2018). Un full immersion d’autore nella realtà archeologica Daco-Romana e nel paesaggio che accompagna questo incredibile viaggio fatto con la famiglia in Romania, da est a ovest, parallelo al corso del Danubio, viaggio seminato da evocazioni di opere che fanno parte del patrimonio mondiale. Nella Nuova Galleria, Luminiţa Ţăranu ricrea l’atmosfera intima del laboratorio come spazio dedicato all’ideazione, un “project room” dove la proiezione spirituale si fonde alla sperimentazione materica. Tele, carte e telai serigrafici coinvolgono il visitatore nel mondo delle Picta, familiarizzando con la particolare tecnica pittorica che l’artista utilizza da tempo, sviluppata partendo dalla serigrafia, con la finalità di creare opere uniche e non di produrre multipli. Pittura a strati, caratterizzata dalla vitale intensità cromatica dei colori serigrafici acrilici/vinilici e del loro spessore materico che suggerisce l’impronta che trasmette allo stesso momento la forza dinamica del gesto e il sentimento visivo di una “memoria incisurae”, immagine che aspira a rimanere sospesa nel tempo.

Il catalogo, edito per l’occasione contiene, testi in italiano di: Simonetta Lux, Prof. Onorario alla Sapienza di Roma, critico di Arte Moderna e Contemporanea e Prof. Grigore Arbore Popescu, storico, critico d’Arte, scrittore e poeta.

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