Li Tavor e Nicolas Buzzi. Talking Measures or How to Lose Track


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Musica, suono e architettura sono gli interessi principali di Mi Tavor e Nicolas Buzzi che, per il loro progetto Talking Measures or How to Lose Track, sviluppato appositamente per gli spazi espositivi dell’Istituto Svizzero a Milano, fino al 22 gennaio prossimo, hanno privilegiato questi interessi per rendere sperimentabili per i visitatori le connessioni tra suono, architettura e il corpo che si muove al suo interno.
L’allestimento, concepito attraverso un approccio interdisciplinare sviluppando un’alchimia di suoni, installazioni e creazioni sonore, è un’installazione musicale alla ricerca del significato odierno della molteplicità dei modi possibili di relazionarsi.

Il lavoro si occupa della relazione tra spazio e corpo e dei confini fluidi della percezione in relazione a sistemi metrici universalmente definiti. Mentre spesso ci troviamo in situazioni in cui le relazioni diventano tangibili e reali attraverso misure standardizzate e il loro significato sociale, l’installazione cerca di incoraggiare altre linee di orientamento meno efficienti o solide. Trattando la musica, il suono e le onde sonore come entità fisiche, generatrici di spazio, i due artisti creano una rete di relazioni spaziali che il corpo, il nostro corpo di fruitori, può seguire o perdere di vista.
Entrando nell’Istituto Svizzero siamo circondati da uno spazio acustico definito, creato da otto voci, che suonano dagli angoli dello spazio. Mentre le posizioni delle otto fonti sonore definiscono e misurano lo spazio fisico reale, le voci umane che ascoltiamo lo dissolvono di nuovo, creando un secondo spazio, molto personale, e stabilendo così una vicinanza intuitiva. Questo tipo di ambiguità è incrementata dalla presenza di diversi oggetti con ruoli assegnati: questi o producono, o riflettono, o bloccano il suono, mentre a volte viene data loro una combinazione. Attraverso le prospettive mutevoli dei corpi delle visitatrici e dei visitatori, la funzionalità dei ruoli degli oggetti e il loro significato rappresentativo, che viene comunicato attraverso il loro aspetto, rivelano l’identità ambigua degli oggetti.
Il 14 gennaio 2022 alle 18:30 si terrà un talk all’interno della mostra con Li Tavor, Nicolas Buzzi, Gaia Martino, e Salome Voegelin. Moderato da Francesco Bergamo e curato da Victoria Easton. Il talk sarà seguito da una performance son Li Tavor, Nicolas Buzzi e Martina Buzzi.

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