Capolavori ritrovati. Gli esordi di Giuseppe Craffonara


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L’acquisto e il restauro del dipinto “Compianto sul corpo di Cristo” sono al centro della mostra natalizia del Museo Alto Garda dedicata a Giuseppe Craffonara e i Capolavori ritrovati, fino al 9 gennaio prossimo.

Nato a Riva del Garda nel 1790, Giuseppe Craffonara è stato un importante pittore neoclassico trentino. Dopo aver appreso i rudimenti del disegno e della pittura a Riva del Garda e a Rovereto, nel 1814 si trasferì all’Accademia di pittura di Verona per poi approdare due anni dopo all’Accademia di San Luca a Roma. Proprio il periodo degli esordi veronesi dell’artista è al centro della mostra temporanea del Mag e l’occasione è offerta dall’acquisizione da parte del Mag del dipinto “Compianto sul corpo di Cristo”, avvenuta nel 2020, a cui è seguito il necessario restauro. L’opera venne infatti realizzata durante il periodo di permanenza di Craffonara a Verona (dal 1814 al 1816) nella locale Accademia di pittura e scultura. Nel 1815 il rientro nella città scaligera di numerosi capolavori trafugati durante l’occupazione napoleonica del 1797, tra cui anche il “Compianto”, fornì a Craffonara l’occasione di riprodurre il dipinto, considerato uno dei capolavori giovanili di Paolo Veronese. L’opera, di forte drammaticità e riprodotta su tela in copia identica fu donata quale pegno di gratitudine al mecenate e concittadino Francesco Malacarne, che aveva mantenuto Craffonara agli studi all’Accademia di Verona, per poi inviarlo a perfezionarsi a Roma.

Giuseppe Craffonara, Compianto sul corpo di Cristo

Questo focus rappresenta anche il risultato di un approfondimento sulle collezioni del Museo operata da Matteo Rapanà, responsabile del Mag, insieme alle storiche dell’arte Marina Botteri e Chiara Radice, che hanno elaborato i testi per questa esposizione. Infatti questa occasione ci si propone di esporre per la prima volta il “Compianto” e di accostare la nuova acquisizione alle opere già presenti nelle collezioni del Mag, esposte nella pinacoteca del Museo di Riva del Garda, ma anche custodite nei depositi.

Spiega il responsabile del Mag, Matteo Rapanà: “Nell’approfondimento espositivo al “Compianto sul corpo di Cristo” si affiancano sia opere solitamente presenti nella Pinacoteca, sia oggetti conservati nei depositi del Mag e quindi spesso non visibili: attraverso la rotazione dei beni che compongono le collezioni museali, quindi, le opere d’arte diventano veramente un patrimonio di tutti. L’acquisizione di questo dipinto rappresenta un’operazione significativa per il museo, in quanto il “Compianto” costituisce un’opera fondamentale nel percorso artistico del pittore rivano, che nel periodo di formazione veronese si esercitò particolarmente nello studio degli antichi maestri, quali Raffaello e Paolo Veronese, attraverso l’esecuzione di copie”.

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