Fatimah Hossaini. Beauty amid War


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All’Accademia delle Belle Arti di Lecce, fino al 22 novembre è allestita la mostra fotografica di Fatimah Hossaini sulla difficile condizione delle donne in Afghanistan.

E lo fa attraverso l’arte, con “Beauty amid War”, che racconta la bellezza femminile e la forza delle donne afghane nelle zone di guerra, oltrepassando lo stereotipo della donna/vittima. L’artista fa tappa per la prima volta in Italia dopo Beijing in Cina, Teheran, New York e Parigi.

Fatimah Hossaini, Beauty amid War-Pearl in the oyster

Già insegnante di Arte all’Università di Kabul, fondatrice di Mastooraat Organization, organizzazione artistica fondata nel 2019 per promuovere e sostenere l’arte, le donne e la pace, vincitrice tra i primi dieci del premio internazionale Hypatia, per la ricerca e l’arte, Fatimah Hossaini è riuscita, pur di narrare al mondo le radici identitarie del suo Paese attraverso la forza delle donne, a valicare i limiti delle norme della società afghana, oltrepassando lo stereotipo della donna concepita come “sesso debole”. L’arte viene dunque concepita, nella poetica di Fatimah Hossaini, come mezzo di denuncia sociale, e l’immagine fotografica assunta come “messaggio al mondo, silenzioso ma potente, che narra la resilienza di milioni di donne afgane”.

La mostra è promossa dal Presidente dell’Accademia Nicola Ciracì e dal Direttore Nunzio Fiore, Beauty amid War ed è a cura di Ester MV Annunziata, Patrizia Dal Maso, Maria Nocerino e Patrizia Staffiero. Essa è composta da 18 scatti, 12 dei quali tratti dalle raccolte di Fatimah Hossaini, Pearl in the Oyster e Khurasani Reflections, che raccontano la cultura afghana in tutte le sue sfaccettature, espressa attraverso l’intensità dei volti delle donne appartenenti a diverse etnie: Pashtun, Tagiki, Hazara, Qizilbashes e Uzbeki, ed il magnetismo dei paesaggi caratteristici dell’Afghanistan, catturati in sei fotografie di grandi dimensioni.

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