Laura Pugno. Over Time


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Nella storica sede espositiva di Palazzo delle Albere di Trento, fino al 26 settembre prossimo il MUSE, Museo delle Scienze di Trento, presenta Over Time, la videoinstallazione a tre canali esito del progetto di Laura Pugno sviluppato e prodotto da a.titolo e curato da Andrea Lerda. Il progetto è nella rosa dei 12 vincitori della IX edizione di Italian Council, programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Laura Pugno, Over Time, 2021, sill da video

Over Time è un’installazione video a tre canali che indaga secondo nuove prospettive il rapporto tra essere umano e ambiente naturale, da sempre al centro della ricerca di Laura Pugno, attraverso uno sguardo multifocale sulla neve, materia insieme potente e vulnerabile, che condiziona climi, sistemi di vita ed economie. Quali sono le ragioni del nostro legame affettivo e del nostro bisogno di vivere, studiare e ricreare la neve nell’era dell’Antropocene?
Risorsa per le economie di montagna, terreno di imprese sportive, fonte di immaginari edulcorati ma anche sublimi e tragici, capace in forma di ghiaccio di immobilizzare la vita per milioni di anni e come acqua di essere fonte indispensabile per la sopravvivenza di tutte le specie viventi, la neve rischia di scomparire a causa del global warming e dell’azione antropica. In questo senso, il video è un racconto che ruota attorno al tempo meteorologico e alle sfide che l’umanità è chiamata a fronteggiare in un’epoca caratterizzata da urgenze climatiche, scomparsa dei ghiacciai e da una crescente carenza idrica a livello globale.
In Over Time, lo sguardo critico che porta lo spettatore a confrontarsi con il concetto di fallimento – di game over – si intreccia con una visione dai toni più rassicuranti. Nel corso della narrazione, l’approccio scientifico alla ricerca sulle dinamiche di cambiamento della neve e del ghiaccio si apre a uno sguardo mediato dall’empatia verso un mondo fragile e silente, interrogandoci su quale possa e debba essere il tempo che ci attende, secondo la visione di una nuova ecophilia con il mondo, fondata su una rinnovata sensibilità al concetto di cura.
Il progetto è realizzato con la collaborazione del DISAFA, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, del MUSE, Museo delle Scienze di Trento e di altre otto istituzioni artistiche, italiane ed estere, che ne ospiteranno gli appuntamenti a partire dall’estate 2021: dalla Fondazione Zegna a Trivero, Cittadellarte Fondazione Pistoletto a Biella, l’Università degli Studi di Torino – DISAFA, l’Associazione Culturale AGIVERONA con l’Università di Verona, le OGR, Officine Grandi Riparazioni di Torino nell’ambito del public program curato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e all’estero il Musée Gassendi / CAIRN Centre d’Art di Digne-les-Bains (Francia), le istituzioni non profit A Tale of a Tub a Rotterdam (Paesi Bassi), SÜDPOL, Luzern (Svizzera) e il Centre d’Art Contemporain Gèneve (Svizzera).

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