Andy Warhol Superpop


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Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino, fino al 31 gennaio 2021, è esposta la mostra dedicata a Andy Warhol realizzata da Next Exhibition e Ono Arte, con il patrocinio di Città Metropolitana Torino. Una mostra speciale per conoscere genio, creatività e innovazione del padre della Pop Art. Questa esposizione raccoglie oltre settanta opere ufficiali: fotografie, serigrafie, litografie, stampe, acetati, ricostruzioni fedeli degli ambienti e dei prodotti che Warhol amava e da cui traeva ispirazione.

Il percorso è un viaggio nell’opera e nella vita di questa figura diventata icona per comprendere il suo mondo, la sua essenza di uomo e di artista, capace di influenzare l’arte e il pensiero della società contemporanea.

Andy Warhol con le brillo box

Dopo un primo tuffo nell’atmosfera degli anni ‘50/60, il visitatore conosce la storia di Warhol, da grafico pubblicitario ad artista di successo, potendo ammirare le sue opere iconografiche, come Marylin Monroe, the Self Portrait, Cow e Campbell’s soup.

Sono qui esposti gli acetati e le lastre serigrafiche da cui prendevano vita le stampe dell’artista insieme all’esposizione della collezione di scatti del fotografo statunitense Fred W. McDarrahche ha immortalato Warhol per oltre trent’anni. Scatti in cui il fotografo è riuscito a svelare allo stesso tempo il lato più intimo e umano di Warhol e le sue molte e diverse pratiche artistiche.

Una delle opere più iconiche di Warhol sono sicuramente le “Silver Clouds”, un’installazione composta da palloncini che fluttuano a mezz’aria e circondano il visitatore, creata per la prima volta nel 1966 alla Leo Castelli Gallery, dove proprio McDarrah ne ha documentato il processo di allestimento.

È presente l’Andy comunicatore, istrionico in compagnia, nei migliori locali di tendenza d’America, oltre che assoluto padrone di casa de la Factory, creatore non solo di arte ma anche di personaggi: fu lui infatti a lanciare i Velvet Underground, o le sue tante “Superstar”, da Edie Sedgwick a Candy Darling.

In questa mostra è ricreata l’atmosfera dello studio ed è esposta la copia esatta dello storico divano rosso de la Factory.  

A chiudere il percorso gli scatti del fotografo Anton Perichai visitatori classici della Factory e le testimonianze di Keith Haring a Basquiat, che hanno accolto il lascito del Maestro.

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