Pistoia Novecento. Sguardi sull’arte dal secondo dopoguerra


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A Palazzo de’ Rossi di Pistoia, Fondazione Pistoia Musei, fino al 22 agosto 2021 è esposta la mostra di design radicale degli Archizoom, la logica binaria delle opere di Gianfranco Chiavacci, i collage di Remo Gordigiani, le ricerche astrattiste di Gualtiero Nativi, Mario Nigro e Fernando Melani, i dipinti e gli oggetti pop di Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi: sono oltre 70 le opere che scandiscono il secondo capitolo di questo progetto con il percorso di Sguardi sull’arte dal secondo dopoguerra, allestimento temporaneo a lungo termine a cura di Alessandra Acocella, Annamaria Iacuzzi, Caterina Toschi.

Archizoom Associati, Superonda, 1966, Centro Studi Poltronova, ph Pietro Savorelli

Si tratta di un progetto dedicato alla collezione permanente di Fondazione Pistoia Musei con opere delle collezioni di Fondazione Caript e Intesa Sanpaolo (già Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia), pensato per consentire una lettura il più possibile esaustiva del panorama artistico pistoiese nel suo articolarsi attraverso il secolo scorso. La prima parte del progetto, conclusasi a fine agosto 2020, ha raccontato la prima metà del Novecento.

Questo secondo capitolo offre un’immagine d’insieme della seconda metà del secolo a Pistoia.

La mostra raccoglie, oltre alle opere degli autori pistoiesi presenti nella collezione permanente di Fondazione Pistoia Musei, alcuni lavori di artisti non locali ma che con la città hanno intrattenuto rapporti di scambio e dialogo, oltre a prestiti da collezioni pubbliche e private.

Uno specifico indirizzo di curatela ha voluto arricchire il percorso espositivo con un’ampia selezione di documenti (fotografie, lettere, manifesti, inviti, video): un’operazione inedita volta a narrare la vivacità del clima artistico pistoiese nel contesto più ampio della cultura toscana, nazionale e internazionale. L’intenzione è quella di proporre nuovi sguardi sulle principali esperienze artistiche cittadine offrendo così un quadro di contesto alle opere d’arte selezionate.

La selezione delle opere segue un andamento cronologico partendo appunto dal secondo dopoguerra ed è scandita in macro-aree tematiche: Realismo e Figurazione; Astratto, Materico, Programmato; Oggetto e Immagine; Natura e Artificio; Segno, Gesto, Ambiente.

I materiali documentari come le fotografie, le corrispondenze, i manifesti e gli audiovisivi sono disposti secondo un progetto grafico ed espositivo ideato appositamente per l’occasione e capace di offrire molteplici livelli di lettura.

Palazzo de’ Rossi si consolida come uno dei punti di forza del polo museale di Fondazione Pistoia Musei, connotandosi ancora una volta come centro dedicato all’arte del Novecento pistoiese, punto di riferimento per la conoscenza delle varie generazioni artistiche che si sono succedute lungo il secolo scorso: artisti che con ardimento e autenticità di ricerca hanno sempre cercato un dialogo con i grandi centri dell’arte apportando il proprio contributo in un’ottica di originalità.

La mostra è realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Comune di Pistoia, Sponsor Fondazione Caript; Media partner SkyArte; Partner UniCoop Firenze.

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