Fabrizio Plessi. L’Età dell’Oro


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Fino al 15 novembre, piazza San Marco di Venezia sarà illuminata da una cascata d’oro, dalle nove del mattino all’una di notte accompagnata da una sonorizzazione di Michael Nyman, installazione di Fabrizio Plessi voluta dal MUVE con sorgente luminosa dalle finestre del Museo Correr.

Si tratta di led, uno diverso per ogni finestra, che vanno ad arricchire la già sontuosa scenografia della piazza, in un gioco fluido di luci e musica, mentre sulla facciata apparirà la scritta Pax Tibi, l’incipit della locuzione stampata sul Vangelo che il leone veneziano tiene tra le zampe.

Fabrizio Plessi, L’età dell’oro, MUVE, Venezia

Precisa Plessi: “Nelle cascate d’oro rivedo i grandi mosaici di Venezia che si liquefanno, sono un dialogo tra futuro e passato: la tecnologia dell’installazione davanti alla sacralità della Basilica di San Marco”.

Una nota della Fondazione Musei civici veneziani spiega che la protagonista della nuova installazione è la brillantezza del materiale nobile, perché: “L’oro a Venezia è simbolo, è anche sapienza artigiana di indoratore, che Fabrizio Plessi traduce in un flusso digitale contemporaneo, a saldare come sempre l’apparente opposizione fra elementi primordiali e tecnologie, natura e artificio, tradizione e futuro”.

A chi volesse assegnare a questa installazione un significato di ricchezza, Fabrizio Plessi spiega: “Il mio è un oro incorruttibile e soprattutto è liquido, legato a Venezia, città dell’acqua”. Nelle 15 finestre, alte 4,5 metri l’una, “che sembrano uguali, ma non lo sono mai nelle dimensioni per qualche centimetro”, confida il maestro, scorre infatti una sostanza che non esiste in natura ma è creata dal talento digitale del team dell’artista di Reggio Emilia, ormai da più di 60 anni residente nella Laguna.

Ancora una volta, come fu “Waterfire” di vent’anni fa, questa installazione vuole essere di buon auspicio nel “risorgere” della città lagunare dopo l’acqua alta e la pandemia, in attesa delle mostre di Plessi che si terranno al Museo di Ca’ Pesaro, Venezia e a Palazzo Reale, Milano, il prossimo anno.

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