Robert Doisneau


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La retrospettiva dedicata al fotografo parigino Robert Doisneau (1912-1994), allestita a Palazzo Pallavicini di Bologna e realizzata a cura dell’Atelier Robert Doisneau e di Anne Morin, sarà aperta al pubblico fino al 20 settembre e presenta 143 immagini dedicate alla street photography. Il bookshop della mostra è già online per l’acquisto e la spedizione di libri e cataloghi. Potenziata la prenotazione online dei biglietti con fascia oraria e capienza massima contemporanea ridotta, predisposte paratie in plexiglass per la biglietteria e il bookshop.

Robert Doisneau, L’information scolaire, Paris, 1956, Atelier Robert Doisneau


I sobborghi grigi delle periferie parigine, le fabbriche, i piccoli negozi, i bambini solitari o ribelli, la guerra dalla parte della Resistenza, il popolo parigino al lavoro o in festa, gli scorci nella campagna francese, gli incontri con artisti e le celebrità dell’epoca, il mondo della moda e i personaggi eccentrici incontrati nei caffè parigini, sono i protagonisti del racconto fotografico di un mondo che “non ha nulla a che fare con la realtà, ma è infinitamente più interessante”. Doisneau non cattura la vita così come si presenta, ma come vuole che sia. Di natura ribelle, il suo lavoro è intriso di momenti di disobbedienza e di rifiuto per le regole stabilite, di immagini giocose e ironiche giustapposizioni di elementi tradizionali e anticonformisti.
Influenzato dall’opera di André Kertész, Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson, Doisneau conferisce importanza e dignità alla cultura di strada, con una particolare attenzione per i bambini, di cui coglie momenti di libertà e di gioco fuori dal controllo dei genitori, trasmettendoci una visione affascinante della fragilità umana.
Egli affermava che: “Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che trovi per strada”.

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