Cesare Colombo, fotografie (1952-2012)


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Sono esposte al Castello Sforzesco di Milano fino al 30 settembre le fotografie di Cesare Colombo (1935-2016) nella mostra promossa dal Comune di Milano in collaborazione con il Civico Archivio Fotografico a Cesare Colombo e curata da Silvia Paoli con Sabina e Silvia Colombo, oggi responsabili dell’Archivio di Colombo.

Cesare Colombo è considerato uno dei principali fotografi e studiosi della fotografia del Novecento, curatore di importanti mostre e animatore di dibattiti e sin dal Dopoguerra ha contribuito a far crescere in modo significativo la cultura fotografica in Italia.
L’ingresso alla mostra è gratuito, su prenotazione.

Cesare Colombo, Giostre in viale Gadio, 1959 Milano, Civico Archivio Fotografico, inv COL 28 © Cesare Colombo

Il percorso ricopre quasi quarant’anni, una vita, dedicati da un fotografo a vedere Milano, grande città italiana e nello stesso tempo simbolo di una qualsiasi grande città del mondo. Scriveva così Corrado Stajano nel 1990 sul catalogo Alinari che accompagnava la prima grande mostra milanese di Cesare Colombo, allestita all’Arengario. Dopo tre decenni questa nuova rassegna riprende e completa l’eredità lasciata per restituire un nuovo affresco dell’attività fotografica dedicata da Colombo alla sua città, nella quale le foto più conosciute si uniscono a immagini inedite e a vere e proprie riscoperte d’archivio.
A partire dal corpus di fotografie recentemente entrate a far parte delle collezioni del Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco, la mostra restituisce la sua visione coinvolgente e appassionata della metropoli lombarda. Il percorso comprende oltre 100 fotografie esemplificative dell’intera carriera di Colombo, divise in sei sezioni, dove la città viene descritta nei suoi molteplici aspetti culturali, politici e sociali e offre un vivido racconto biografico lungo sessant’anni, dal 1952 al 2012, di sviluppo urbano, trasformazioni del lavoro e mutamenti del tessuto sociale. Il mondo delle fabbriche e le manifestazioni sindacali, le rivolte studentesche e le periferie, ma anche uno sguardo attento su una città in continuo cambiamento, che produce e crea: le fiere e i negozi, la moda e il design, l’arte e lo spettacolo.

L’allestimento e la grafica di Italo Lupi, aiutano il visitatore a ricostruire la figura di Cesare Colombo nella sua complessità. In mostra un tavolo biografico, lungo venticinque metri, ricostruisce la vita di Cesare Colombo dalla sua formazione giovanile, ai primi lavori, ai progetti di comunicazione pubblicitaria, alla sua vita familiare, alle sue molte collaborazioni con l’editoria, all’impegno politico e ai suoi impegni culturali. Un affresco coloratissimo che fa da contraltare al rigore delle fotografie in bianco e nero, affiancato da un altro lungo tavolo più sobrio di colori e grafica, con brani di suoi scritti e citazioni di differenti testi critici e letterari.
Il catalogo a cura di Silvia Paoli, edito da Silvana (Italiano-Inglese) contiene il saggio critico del curatore (Oltre i bordi dell’inquadratura. Cesare Colombo 1935-2016, fotografo, storico, critico).

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