Sirotti e i Maestri


Stampa

Il Comune di Genova ha promosso e prodotto la mostra “Sirotti e i maestri”, allestita fino al 13 settembre al Museo di Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, realizzata a cura di Anna Orlando.  
Questa mostra è impreziosita dal lavoro di collaboratori di eccezione: i bambini dei nidi e delle scuole materne comunali, che hanno partecipato al progetto ‘Fogli che diventano Foglie’ il quale, partendo dal rapporto con la natura che traspare dalle opere in mostra, introduce i visitatori a questa forte connessione fin dall’ingresso in Villa Croce, creando una cascata di verde.
Diecimila fogli colorati di verde, legati fra loro da un filo trasparente. Un effetto di grande impatto visivo, alla cui realizzazione hanno partecipato i 6.250 bambini iscritti, dai più piccoli di un anno ai più grandi di sei, che si sono trasformati in piccoli artisti.
I fogli-foglie, infatti, sono uguali solo nella misura e nella forma, mentre ogni bambino ha scelto liberamente la tecnica (pastello, matita, pennarello, tempera, acquerello, collage) e la tonalità di verde, creando un mélange unico.

Raimondo Sirotti, Fogli che diventano foglie, visione dal basso


La messa in opera è a cura di Sara Orlando e Paolo Scacchetti, in collaborazione con Tecnoarte Genova snc.
Il verde accoglie il visitatore dall’ingresso del parco che abbraccia Villa Croce sino ai punti di tangenza tra Edoardo Sanguineti e Sirotti dal sonetto dedicato al colore simbolo della speranza sino alla tela del maestro di Bogliasco “Vedo Verde”. Altra cromia protagonista nelle opere di Sirotti, così come nella bellezza naturalistica di tutta la Liguria, il giallo che è ben rappresentato dal trittico del 1996 “Brezza tra le ginestre”. Vere sorprese l’esperienza dell’oscurità rotta dalla proiezione delle “Ninfee” di Monet che dialoga coi dipinti del maestro e la sala “Sirotti Pop” dove una serie di tele dedicate ai fiori è messa in relazione con “Flowers” di Andy Warhol. Si arriva poi a “Sirotti e i Maestri della Pittura genovese” con rimandi ad artisti del Novecento (come Antonio Discovolo o Plinio Lomellini o ancora Sexto Canegallo) o il periodo d’oro di Genova. Per quest’ultimo si intende il Barocco attraverso diverse reinterpretazioni: dalla rievocazione del 1995 degli affreschi di Giulio Benso per la chiesa dell’Annunziata agli omaggi dedicati ad Anton Maria Vassallo o Alessandro Magnasco fino alla tela di Sirotti dalle collezioni della Camera di Commercio con Trionfo di David da Valerio Castello.

La realizzazione dell’allestimento è stata condotta, in base alle idee curatoriali, con la collaborazione di Francesca Serrati, conservatore del museo, e con lo Studio Sirotti architettura e design del figlio del maestro, Riccardo Sirotti.

Il catalogo, curato da Matteo Fochessati e Anna Orlando è Sagep per accompagnare l’evento espositivo e vede coinvolti, oltre ai curatori, altri storici dell’arte quali Grazia Di Natale, Marco Goldin e Giulio Sommariva.

Share Button