Incompreso. La vita di Antonio Ligabue attraverso le sue opere


Stampa

Una mostra che approfondisce la conoscenza del lavoro e del personaggio Antonio Ligabue (Zurigo 1899 – Gualtieri, Reggio Emilia, 1965) è allestita, fino all’8 novembre, nel Salone dei Giganti di Palazzo Bentivoglio di Gualtieri (RE), promossa dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue e dal Comune di Gualtieri.
La mostra è realizzata a cura di Sergio e Francesco Negri ed è composta da 22 dipinti, alcuni bronzi ed un calco in terracotta, opere tutte provenienti da collezioni private e qui esposte in ordine cronologico, con suddivisione in periodi, per consentire al visitatore di osservare l’evoluzione dello stile, della tecnica, ma anche dei temi che cambiano con il passare del tempo.
Nel Salone dei Giganti sono presentati alcuni capolavori, come “Il serpentario” e “Aquila con volpe”, che ritraggono animali in movimento, “Castelli svizzeri”, che non veniva esposto a Gualtieri dagli anni Settanta, il celebre “Autoritratto con spaventapasseri” e “Diligenza con paesaggio”, un’opera inserita, così come altre presenti in mostra, nel film di Giorgio Diritti. Ad arricchire ulteriormente l’esposizione, la presenza di documenti sulla vita dell’artista, la proiezione del film documentario di Raffaele Andreassi del 1961 e diverse foto risalenti agli anni Cinquanta, scattate dal reporter Walter Breveglieri, che ritraggono Ligabue alle prese con la sua Moto Guzzi.

Antonio Ligabue, Serpentario, 1962, olio su tavola di faesite cm 126×130


L’esposizione è realizzata in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, con il contributo di Emilbanca (main sponsor), Padana Tubi e Coopservice. I Soci della Fondazione Museo Antonio Ligabue sono: Emilbanca, Boorea, Landi Renzo, Comune di Gualtieri.
Ligabue visse una vita piuttosto travagliata tra problemi di varia natura che, per conseguenza, gli fecero guadagnare la definizione, nel dialetto locale, Al Matt (il matto) o Al tedesch (il tedesco) e che ad oggi si ritiene, come enuncia il titolo della mostra, essere stato soprattutto incompreso.
Il Museo Antonio Ligabue nasce nel 2018 dalla volontà della Fondazione che ne porta il nome di dotare Gualtieri di un polo espositivo stanziale per l’opera di Antonio Ligabue, valorizzando inoltre il patrimonio documentale di proprietà del Comune di Gualtieri, che conta quasi 150 documenti originali, attraverso la costituzione di un centro di studio e ricerca sull’opera e sulla vicenda biografica di Antonio Ligabue. Dopo la grande antologica del 2015, intitolata “Ligabue, Gualtieri. Il ritorno”, la Fondazione Museo Antonio Ligabue diviene il punto di riferimento in Italia per l’organizzazione di mostre temporanee dedicate all’artista.

Share Button