Paolo Novelli. La Fotografia come Differenza


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La mostra fotografica di Paolo Novelli è esposta alla Triennale, Palazzo dell’Arte di Milano fino al 3 novembre prossimo e presenta una selezione composta da 40 scatti appartenenti a cinque progetti del fotografo.

L’esposizione si concentra sul periodo 2002-2013 con l’intento di evidenziare la nascita e il consolidamento dello stile personale di Novelli.
Il percorso del fotografo si distingue per scelte del tutto inusuali, sia nei contenuti che nella tecnica. I cicli di immagini scelti rivelano una fotografia essenziale, senza tempo e senza luogo, sintetizzata, non a caso, da Giovanni Gastel come “fotografia della solitudine”; un linguaggio visivo quindi in netta controtendenza con la comunicazione preponderante nell’attuale era digitale.

Photo ©Paolo Novelli, Night untitled n 26, 2004

L’altro aspetto, quello tecnico, rafforza la direzione atemporale di Novelli, la cui disciplina è in effetti una sola, la fotografia analogica: tutte le opere sono su pellicola in bianco e nero, senza uso di flash o filtri e stampate a mano. La ripresa analogica viene condotta attraverso una premeditata anarchia operativa nell’uso dell’apparecchio fotografico.

I progetti scelti affrontano il tema principale della ricerca di Novelli, l’incomunicabilità: porte chiuse, tunnel, nebbie, finestre e morte si inseguono in un arco temporale di poco più di una decade attraverso i progetti: “Grigio notte”, dove la nebbia fa da specchio alla solitudine dell’uomo; “Interiors”, progetto spericolato di lunghe pose nei tunnel aperti al traffico; “Vita brevis, Ars longa”, ricognizione visiva nei camposanti da Venezia a Roma; “Niente più del necessario”, sequenza di porte riprese in interni borghesi, “La notte non basta”, epigono sull’importanza dell’ambiguità e del mistero in fotografia.
La mostra è realizzata in collaborazione con AFIP International, Associazione Fotografi Professionisti.

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