Natalia Goncharova. Una donna e le avanguardie tra Gauguin, Matisse e Picasso


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Straordinaria figura femminile delle avanguardie del primo Novecento, Natalia Goncharova (Governatorato di Tula 1881-Parigi 1962) viene celebrata a Palazzo Strozzi di Firenze con una grande retrospettiva che ripercorre la sua vita controcorrente e la sua produzione artistica a confronto con opere di celebri artisti che sono stati per lei punti di riferimento come Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni. 

La mostra, visitabile fino al 12 gennaio 2020, è realizzata a cura di Ludovica Sebregondi, Fondazione Palazzo Strozzi, Matthew Gale, Head of Displays e Natalia Sidlina, Curator, International Art, Tate Modern; è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Tate Modern, Londra con la collaborazione dell’Ateneum Art Museum, Helsinki.

Natalia Goncharova, Ciclista, 1913, olio su tela, cm 79×105, San Pietroburgo, Museo Statale Russo, ZHB-1600-© Natalia Goncharova, by SIAE 2019

Questa mostra esalta la poliedricità di Natalia Goncharova, tra i principali artisti dell’avanguardia russa, attiva come pittrice, costumista, illustratrice, grafica, scenografa, decoratrice, stilista, ma anche come attrice cinematografica, ballerina e performing artist ante litteram.
L’esposizione si presenta come una sorta di viaggio tra la campagna russa dove è cresciuta, Mosca dove si è formata, e Parigi dove ha scelto di vivere ed è composta da 130 opere, in prestito da importanti collezioni e istituti internazionali: da musei russi quali la Galleria Tretyakov di Mosca e il Museo Statale Russo di San Pietroburgo, e dalle collezioni della Tate, della National Gallery, della Estorick Collection e del Victoria and Albert Museum di Londra. Fondamentali anche i prestiti da istituzioni italiane come i milanesi Museo del Novecento e il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, oltre che dal Mart di Rovereto.


Tra le principali opere presenti in mostra, suddivisa in nove sezioni, vi sono lavori giovanili quali “Autoritratto con gigli gialli” (1907-1908), “Contadini che raccolgono le mele” (1911), il polittico della “Mietitura” (1911) e i suoi dipinti di nudi, che la portarono a processo per oscenità. Una sezione dedicata alle opere religiose accoglie tra l’altro il monumentale polittico degli “Evangelisti” (1911), che nel 1914 a San Pietroburgo sconvolse il pubblico e fu ritirato dalle autorità. In occasione della mostra è stato restaurato il grande paravento commissionato a Natalia nel 1927 per l’Arts Club di Chicago dalla raffinata collezionista americana Rue Winterbotham Carpenter. La mostra presenta inoltre un confronto con importanti opere di futuristi italiani, come lo studio per “La città che sale” di Boccioni e “Velocità astratta – l’auto è passata” di Balla. Il confronto tra gli studi per “Dinamismo di un ciclista” di Boccioni e il “Ciclista” di Goncharova permette di apprezzare analogie e differenze tra Futurismo italiano e russo e di ripercorrere il rapporto con Marinetti e con gli artisti frequentati a Roma tra 1916 e ‘17. Nella sezione dedicata a questo soggiorno italiano di Natalia e il suo compagno Mikhail Larionov, sono inclusi due lavori riemersi recentemente: “Quattro Evangelisti”, esposto all’epoca, da allora mai più esibito, e “Icona del Salvatore”, totalmente inedito. Inoltre, fotografie d’epoca illustrano la biografia di Natalia, mentre alcuni video introducono al suo mondo e alla sua epoca: la vita rurale e urbana russa prima della Rivoluzione, la religiosità ortodossa e l’affascinante ambiente dei Ballets Russes di Serge Diaghilev. Il teatro le ha infatti assicurato rapidamente fama internazionale, grazie a scene e costumi di un esplosivo colorismo, che interpretano con grande vivacità l’animo russo, come quelli per il “Coq d’or” e l’“Oiseau de feu”.

Anche l’allestimento della mostra rievoca le tinte forti, decise, che sono prerogativa di Natalia, utilizzando una rielaborazione grafica di motivi decorativi desunti dalle sue illustrazioni di libri, per un’immersione totale nella molteplice e spettacolare realtà dell’artista.

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