La Cappella del Barolo di Sol LeWitt e David Tremlett compie vent’anni


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Vent’anni fa veniva attuato uno dei primi e più riconoscibili progetti di recupero e valorizzazione del contesto ambientale delle Langhe con interventi di arte contemporanea internazionale: la Cappella del Barolo con interventi di Sol LeWitt e David Tremlett.

Oggi, per celebrare questo anniversario dell’opera realizzata dai due artisti nelle Langhe, grazie al felice incontro con la famiglia Ceretto, si è pensato a una serie di mostre e eventi che si concluderanno il 21 ottobre

Sol Lewitt e David Tremlett, Cappella del Barolo, 2017, Ph.T Gerbaldo

La Cappella fu costruita a La Morra (CN) nel 1914 come riparo da temporali e grandinate per chi lavorava nelle vigne circostanti e mai consacrata; la Cappella di SS. Madonna delle Grazie fu acquistata dalla famiglia Ceretto nel 1970 assieme a sei ettari del prestigioso vigneto di Brunate, nel cuore della DOCG del Barolo. La scintilla creativa è scaturita all’improvviso davanti a un bicchiere di Barolo e alla maestosità del paesaggio. Agli artisti è subito piaciuta l’idea di recuperare l’edificio in rovina in una divisione spontanea degli interventi: all’esterno forme geometriche in colori acidi e forti disegnate dall’americano Sol LeWitt, maestro dell’arte concettuale; all’interno grandi campiture in tinte morbide, stese con il palmo della mano dall’inglese David Tremlett, anche autore dei riflessi acquei del pavimento marmoreo.

Tra gli eventi in programma vi è una Camminata organizzata con Torino Spiritualità e dedicata ai colori della Cappella con una lezione di Riccardo Falcinelli e la mostra “Keeping Time” immaginata dalla famiglia Ceretto assieme agli eredi dei due artisti e curata da Guy Robertson (direttore Maheler – LeWitt Studios) e Tony Tremlett, figlio di David Tremlett. La mostra è allestita negli spazi dell’ex distilleria Ceretto intorno alla Cappella del Barolo e per l’occasione è stato pubblicato un catalogo, edito da Corraini, che raccoglie documenti inediti e ripercorre la storia e l’evoluzione del progetto che ha portato al felice legame tra le Langhe e l’arte.

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