Alessandro Savelli. Colore e tempo


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Alla Fondazione Umberto Mastroianni, nella sua sede presso il Castello di Ladislao di Arpino, fino al 20 ottobre è allestita la mostra personale di Alessandro Savelli, realizzata a cura di Martina Corgnati, che presenta un’ampia selezione di lavori realizzati tra il 2015 e il 2018. L’evento è il primo di un ciclo di esposizioni organizzate in istituzioni pubbliche e private, in occasione della pubblicazione della monografia “Alessandro Savelli. Colore e tempo”,  e si tratta di un’analisi approfondita delle opere più recenti, condotta da Martina Corgnati e Loredana Rea (Nomos edizioni).

Alessandro Savelli, Tramonto deserto 2015

Alessandro Savelli (Milano, 1955) inizia la propria attività artistica nel solco del diffuso ritorno alla pittura, che ha caratterizzato gli anni Ottanta del secolo scorso. Fin dalle origini, dunque, compie la “scelta della pittura”, come complice e veicolo di uno sguardo aperto al reale, cui è sempre rimasto fedele. Linea, forma e colore sono assunti come strumenti di adesione al mondo e tramite essi gli spunti e le suggestioni del quotidiano sono tradotti nell’invenzione pittorica del quadro, dove vivono di una nuova dimensione.

Attraverso una struttura compositiva di base per piani ortogonali, che rimanda a orizzonti e ascese e ha il compito di educare lo spazio e la materia, l’artista si immerge nella propria percezione delle cose, per cercare di cogliere il loro modo di darsi nel tempo e alla soggettività di chi guarda, per accettare così l’irrefrenabile e precario fluire del presente e tradurre quell’istante che già non è più e mai potrà più essere.

Le tappe successive si terranno a Pavia presso lo Spazio Arti contemporanee Il Broletto e a Piacenza presso Biffi Arte – Eventi per il XXI secolo.

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