Luisa Menazzi Moretti. Solo


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La Fondazione Modena Arti Visive, in collaborazione con il festivalfilosofia, promuove la mostra dedicata a Luisa Menatti Moretti (Udine, 1964) allestita al MATA, Ex Manifattura Tabacchi di Modena, aperta fino al 17 novembre e realizzata ad hoc sul tema dell’edizione 2019, Persona.

L’esposizione propone 28 fotografie del ciclo Solo, in cui l’artista, attraverso filtri, sovrapposizioni, fuori-fuoco, ritrae volti di uomini, donne, bambini, tutti sospesi in una dimensione atemporale e poetica, concepita come un viaggio verso l’altrove, l’ignoto, l’ineffabile.

Luisa Menazzi Moretti, Solo #21, 2013, Stampa Giclée, carta cotone, 57×57 cm © Luisa Menazzi Moretti

Sono ritratti di persone di cui nulla conosciamo, diverse tra loro per provenienza, età, condizione, e che non sembrano avere alcun legame tra loro se non l’appartenenza alla specie umana. Il filo immaginario che le accomuna è una proiezione della fotografa sui loro destini e su un momento misterioso che dalla notte dei tempi l’uomo cerca di figurarsi, quello del sottile confine tra la vita e la morte. Tra il loro sguardo e quello dello spettatore si frappongono barriere che idealmente preservano tra noi e loro un vincolo di fratellanza, ma segnano al tempo stesso un’impossibilità di condivisione.

Attraverso questi ritratti di uomini, donne e bambini, la dimensione della morte non ha niente di tragico se non quella di un viaggio verso l’ignoto.

Come afferma la stessa Luisa Menazzi Moretti, “Mi piace pensare che forse la fisica un giorno darà una spiegazione scientifica al nostro passaggio in una dimensione atemporale, che la vita non sia solo questa ma che continui altrove. In questa serie di fotografie provo a immaginare l’arrivo in una possibile nuova dimensione, vedendolo attraverso il filtro dell’immaginazione. Volti e persone un po’ sole e smarrite, ignare sul da farsi, in quell’altrove che forse non sanno ancora di aver raggiunto. C’è l’incertezza, l’inquietudine, la paura dei primi attimi, ma anche la determinazione, la riflessione, la pace”.

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