Letizia Battaglia


Stampa

Nell’ambito del progetto Fotografia e Mondo del Lavoro, negli spazi de I Granai di Villa Mimbelli, Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno, fino al 15 marzo è allestita la mostra di una delle figure più importanti della fotografia contemporanea, Letizia Battaglia (Palermo, 1935). 

Letizia Battaglia, Omicidio targato Palermo, 1975 – Courtesy of Letizia Battaglia

La mostra è promossa dalla Fondazione Carlo Laviosa, realizzata in collaborazione con il Comune di Livorno, curata da Serafino Fasulo e riunisce cinquanta fotografie: pagine di cronaca diventate documenti storici che raccontano il volto dell’Italia in trasformazione. Il percorso segue un “filo conduttore tra l’atroce ed il bello come tracce degli archetipi che generano le azioni umane”. Da sempre Letizia Battaglia si esprime nel rigore del bianco e nero e afferma di non amare il colore.
Per la Battaglia la fotografia nasce da un’urgenza etica ed è strettamente legata alla vita. Fotografare per lei significa farsi prossimi agli altri e raccontarne il dolore. 
In mostra, accanto agli scatti che testimoniano alcuni fatti salienti di cronaca italiana, la Palermo popolare, i ritratti di donne e bambini ma anche i ricevimenti mondani che restituiscono il fascino gattopardesco dell’aristocrazia siciliana. 
Il catalogo a corredo dell’evento contiene oltre agli interventi istituzionali, i saggi critici di Andrea Dall’Asta SJ, Direttore della Galleria San Fedele di Milano, di Paola Tognon, Direttore Scientifico dei Musei Civici Livorno, di Serafino Fasulo, Direttore Artistico della Fondazione Carlo Laviosa. I proventi della pubblicazione, in vendita presso il bookshop del museo, saranno interamente utilizzati per il progetto Fotografia e Mondo del Lavoro.

Share Button