Giulio Paolini. Del bello ideale


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Giulio Paolini, Senza titolo (Plakat Carton), 1962

Fino al 10 febbraio 2019, la Fondazione Carriero di Milano ospita una mostra dedicata a Giulio Paolini “Del bello ideale”, realizzata a cura di Francesco Stocchi con interventi della scenografa Margherita Palli e organizzata in stretta collaborazione con l’artista.

Attraverso una nutrita selezione di lavori, questa mostra ripercorre l’intero arco dei 57 anni di carriera dell’artista, esponendo capisaldi della sua produzione come “Senza titolo” (1961), “Monogramma” (1965), “AB 3” (1966), “Nécessaire” (1968), “Controfigura” (critica del punto di vista) (1981), alcuni dei suoi celebri autoritratti, fino a tre nuove opere appositamente concepite per l’occasione.

La mostra si snoda in nuclei tematici che si articolano nello spazio entrando in relazione con l’architettura dell’edificio, mantenendo lo stesso approccio teorico e formale utilizzato dall’artista nei suoi lavori e nel suo modo di affrontare l’arte.
Sono tre questi nuclei tematici, presentati singolarmente, uno per ogni piano della Fondazione, ma mantenendo una relazione reciproca e costante tra loro. Al piano terra l’allestimento ruota attorno al tema del Ritratto e Autoritratto, vero e proprio topos della storia dell’arte occidentale e fulcro della poetica di Paolini, che fin dall’inizio degli anni Sessanta si è cimentato in modo fortemente personale con l’analisi di questa tematica. La sezione al primo piano si intitola “In superficie” e sviluppa la relazione con il tema della prospettiva nelle sue varie declinazioni, dall’indagine sulla linea alla simbologia dell’orizzonte fino all’uso della specularità, della tautologia e della ripetizione come strumenti di analisi dello spazio e del tempo. Infine, la sala rococò del secondo piano fa da cornice a “Uno di due”, che presenta una selezione di lavori che indagano il rapporto tra il mito e la classicità.

Come suggerisce lo stesso titolo della mostra il lavoro di Paolini tende a una dimensione “ideale”, in un certo senso assoluta o utopica, che può essere percepita come criptica, di non facile lettura per i non addetti ai lavori.

La mostra “Giulio Paolini. Del bello ideale” si inserisce coerentemente nel percorso iniziato dalla Fondazione Carriero con il programma iniziato nel 2015 composto da mostre curate da Francesco Stocchi il cui punto cardine è l’approccio dialogico e la tensione costante verso ricerca e sperimentazione.

La mostra è resa possibile grazie alla stretta collaborazione con Giulio Paolini e la Fondazione Giulio e Anna Paolini e a prestiti provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche e importanti collezioni private.

La mostra è accompagnata da un catalogo (italiano e inglese) edito da König Books, curato da Francesco Stocchi, che raccoglie le immagini delle opere allestite negli spazi della Fondazione Carriero, con testi tra gli altri di Giulio Paolini e di Francesco Stocchi.

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