La mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia, in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e intende mettere in evidenza anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione, ossia le tre linee guida della mostra.
Sono presenti circa 50 capolavori, tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari, colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto. Diventato, elemento centrale della scuola di New York l’espressionismo astratto è caratterizzato da enormi tele, talvolta interamente dipinte all-over, ovvero con una tecnica che distribuisce in modo più o meno uniforme gli elementi pittorici su tutta la superficie. L’espressionismo astratto comprendeva, inoltre, l’action painting di Pollock, una tecnica di pittura che privilegiava l’atto fisico della pittura, scartando gli elementi figurativi. L’artista creava delle opere astratte facendo gocciolare spontaneamente, i colori sulla tela. In questo modo la struttura del dipinto nasceva dall’intuizione dell’artista e dal comportamento del colore sulla tela.
Essa è realizzata sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, ed è curata da David Breslin, Carrie Springer con Luca Beatrice.