Léon Bakst. Symbol of the Ballets Russes


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Léon Bakst, Figurino per Narcisse, Ballets Russes, coreografia di Michel Fokine, Parigi, 1911.
©St. Petersburg State Museum of Theatre and Music

A Venezia, Palazzo Cini, è allestita fino al 19 novembre una mostra dedicata a Léon Bakst (Grodno, 1866 – Parigi, 1924), scenografo e costumista, che ripercorre la carriera del poliedrico artista reso celebre dalle sue innovative creazioni per i Ballets Russes di Sergej Djagilev.

La mostra, a cura di Maria Ida Biggi e Natalia Metelitsa, è il risultato di un lavoro congiunto dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma e del Museo Statale del Teatro e della Musica di San Pietroburgo, in collaborazione con lo CSAR, Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

La mostra è interamente costruita sui bozzetti e i figurini bakstiani della grande collezione del Museo di San Pietroburgo. Il percorso include i materiali relativi ai primi lavori teatrali di Bakst, quali Le Coeur de la Marquise, balletto con coreografie di Marius Petipa (1902), e le tragedie classiche Ippolito di Euripide (1902), primo vero successo nella carriera del giovane artista, ed Edipo a Colono di Sofocle (1904).

A integrazione di questi materiali, sono esposti alcuni rari programmi di sala e delle raccolte iconografiche appartenute al maestro coreografo Aurél M. Milloss, di cui la Fondazione Giorgio Cini conserva l’archivio.

I disegni di Léon Bakst, caratterizzati da una elaborata composizione grafica e da un acceso cromatismo, risentono profondamente sia dell’arte tradizionale russa sia dell’antico classicismo ellenico, entrambi rielaborati in chiave fantastica. I figurini di Bakst non sono semplici indicazioni per il sarto, ma definiscono profondamente i personaggi e il loro ruolo all’interno delle messe in scena.

La mostra espone, inoltre, i figurini di alcune opere liriche cui Bakst lavorò all’inizio degli anni Dieci: tra queste, Thaïs di Jules Massenet, La traviata di Giuseppe Verdi, Faust di Charles Gounod e Manon Lescaut di Giacomo Puccini.

Molto importante per la carriera di Bakst fu la collaborazione con Gabriele D’Annunzio, per il quale curò l’allestimento de Le Martyre de Saint Sébastien, andato in scena in prima assoluta al Théâtre du Châtelet di Parigi la sera del 22 maggio 1911, con la musica di Claude Debussy.

A completare il percorso espositivo, una ricca serie di fotografie e costumi originali, supporto fondamentale per ricostruire la poliedrica attività dell’artista.

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